Il re dei talk show italiani, Maurizio Costanzo, è deceduto nella giornata di oggi all’età di 84 anni. Conduttore, giornalista e infine direttore delle comunicazione della squadra di calcio di Roma, era da sempre un uomo eclettico che detiene tutt’ora il record del talk show più longevo della televisione italiana. 

Nato a Roma il 28 agosto del 1938, è rimasto sempre molto legato alla capitale e ha raggiunto una grande fama nel 1976 con il programma Rai “Bontà loro”. Dal 1982 invece conduceva l’amatissimo “Maurizio Costanzo Show”, filmato in uno studio situato poco lontano da dove abitava assieme alla moglie Maria De Filippi, che sposò nel 1995. La De Filippi, anche lei conduttrice di grande fama, era la quarta moglie di Costanzo e insieme adottarono Gabriele nel 2004. 

Tantissimi i messaggi di cordoglio da parte del mondo dello spettacolo, ma non solo. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato così su Twitter la morte del conduttore: “Ci lascia Maurizio Costanzo: icona del giornalismo e della tv, che ha saputo raccontare anni difficili con coraggio e professionalità. Grazie per aver portato nelle case degli italiani cultura, simpatia e gentilezza. Un pensiero a sua moglie Maria e ai suoi cari. Buon viaggio”.  Parole di gentilezza anche da parte di Silvio Berlusconi e Giuseppe Conti. 

Condoglianze anche dall’universo calcistico, Francesco Totti ha commentato con un sintetico ma sentito “Maurizio sarai per sempre nel mio cuore. Eternamente grazie”. 

Il più commosso è senz’altro il mondo dello spettacolo, con Amadeus che ricorda che Costanzo “ha reso grande la radio e la televisione”, mentre il collega Bruno Vespa ha scritto: “E’ la persona che ha inventato la seconda serata tv: è stato il primo a importare quel tipo di talk show dagli Stati Uniti, riadattandoli, il primo a far sedere intorno a un tavolo persone diversissime tra loro. Gli dicevo sempre: sei nostro padre. Porta a Porta, in fondo, è una filiazione tardiva di Bontà Loro”. 

I funerali si terranno lunedì 27 febbraio mentre prima sarà allestita una camera ardente il 25 e il 26.