I tempi sono incerti e grami, nessuno si aspettava questa calamità. Le mani non possono toccarsi, i baci non si possono dare, lo ha deciso il governo. Eventi prestigiosi e costosi vengono spietatamente annullati. La gente si tappa in casa.
Il clima è depresso ma la comunicazione è a mille. Esorcizziamo il castigo di Dio… parlandone.
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Francesco De Maria Impazza il Coronavirus, impazzano i media: i giornali, i portali, i social, la TV. Si può parlare di lavaggio del cervello?
Orio Galli È il sistema massmediatico che secondo me soprattutto impazzisce in casi come questi, durante i quali l’esposizione alle folle di chi lo maneggia si fa maggiormente sentire. Con tutto il delirio di onnipotenza che per costoro ne consegue (cervel–lovirus).
Ha senso fare un confronto con le grandi pestilenze della Storia? La peste di Atene, il Black Death, la peste del Manzoni e quella di Londra (cui fece seguito un incendio purificatore), la Spagnola del 1918 (a causa della quale morì a Londra mio nonno Giosuè).
Assolutamente no. Prima di tutto il sistema sanitario non era allora organizzato com’è oggi il nostro. Ma soprattutto perché a quei tempi non esistevano gli antibiotici.
Io dico: il compito fondamentale per l’uomo raziocinante consiste nel distinguere ciò che è reale da ciò che è psicologico. Concorda con me?
Certamente! Abbiamo fatto progressi da gigante nella scienza in generale, e nella medicina nel nostro caso in particolare. Ma la psiche dell’uomo (e naturalmente della donna!) è rimasta in buona parte come quella dei tempi preistorici. Angosce, paure, superstizioni…
Si può trovare il coraggio di essere Negazionisti? (dapprima negazionisti sul clima, poi sul Coronavirus).
Si tratta di una domanda secondo me mal posta. Su qualsiasi cosa, su ogni ragiona–mento, anche se a volte è difficile, dovrebbe sempre prevalere la logica della razio–nalità. Ma ciò purtroppo raramente avviene. Mica per nulla su questi aspetti le religioni, gli indovini, le chiromanti… ci hanno campato per secoli. E oggi il sistema mediatico ci vive sempre ancora alla grande.
Si può trovare il coraggio di essere Complottisti (il virus l’hanno fabbricato i cinesi, o il KGB, la CIA…)?
«Comblotti?» Ma va là…
Si può trovare il coraggio di fare dell’umorismo sull’epidemia/pandemia? Non è una provocazione troppo sfacciata?
L’ironia, la satira… si deve per principio poter fare su tutto, e su tutti. Naturalmente ci sono vari modi per farla. Un esempio: il ”Corriere del Ticino” e “Il Caffè della Domenica” si fanno fare delle vignette da disegnatori che vivono in Italia: no com–ment. [saranno vignettisti frontalieri…, ndR]
Stanno annullando tutto, stanno chiudendo tutto… Le perdite economiche sono pesanti. Non sono (siamo) presi dal panico? Nel nostro Cantone la campagna per le comunali viene sabotata?
Forse era ora che il genere umano si accorgesse di qual è il suo vero stato terreno: quello della provvisorietà unita alla precarietà.
La Svizzera e il Ticino, a livello di governi, si comportano razionalmente? Lei ha visto/sentito Berset? Poi Vitta, de Rosa, Merlani (la nuova star)?
È forse solo da certe situazioni difficili che si scoprono finalmente le vere capacità di alcuni personaggi, e degli autorevoli politici.
Bertoli tiene aprte le scuole. Molti genitori firmano petizioni per chiuderle. Chi ha ragione?
Bertoli, Bertoli… Uomo illuminato dalla cultura, e illuminante della medesima!
L’Italia è stata semplicemente sfortunata o era, di suo, troppo vulnerabile? La Lombardia ci minaccia da sud? L’UDC reclama a gran voce il muro di sbarramento a Chiasso…
Ma la Lombardia non è la «patria del risotto»? Per i muri – in cotto o in calcestruzzo – ci vogliono dei muratori!
Quando finirà questo calvario? A) Tra due settimane B) Due mesi C) Di più?
Non sono un indovino. Prego rivolgersi a Tiziano Terzani.