La maggior parte delle vittime sono studenti dell’università di Salonicco che tornavano in città dopo le feste di carnevale.

Di notte, all’una e mezzo, a Tempi, poco dopo la città di Larissa, in Tessaglia, nella Grecia centrale, è avvenuto un immane disastro ferroviario. 

L’Intercity 62, su cui viaggiavano 342 passeggeri e 10 membri del personale, era diretto da Atene verso Salonicco. Si è scontrato frontalmente mentre viaggiava a grande velocità con un treno merci, con a bordo due ferrovieri, partito da Salonicco con destinazione Atene. 

I due treni, cioè, si sono scontrati frontalmente sullo stesso binario. La collisione è stata violentissima e le due locomotive sono andate distrutte mentre i primi due vagoni dell’Intercity hanno preso fuoco, con tutti i passeggeri bloccati dentro. Cercavano invano di aprire finestrini e porte per salvarsi.

Il numero dei morti e dei feriti, sino ad ora più di quaranta morti e 72 feriti – ricoverati negli ospedali di Larissa e in quelli di Salonicco – salirà ancora. Si devono ancora, infatti, aprire i due vagoni distrutti. 

Sul luogo del disastro sono arrivate le autorità, la presidente greca Katerina Sakellaropoulou, che ha interrotto la sua visita ufficiale in Moldavia, il premier Kyriakos Mitsotakis che, per ironia della sort,e proprio quella mattina avrebbe dovuto inaugurare in diretta tv il nuovo centro di comunicazione e di coordinamento delle ferrovie a Salonicco, e il ministro dei Trasporti Kostas Karamanlis che si è messo a piangere davanti alle telecamere, per poi dimettersi, ammettendo che il suo governo «non è stato in grado di rendere efficienti le ferrovie».