Sono lontani i tempi in cui gli archeologi mandavano avanti ragazzini nei tunnel, affinché questi scoprissero se quell’angusto corridoio dell’inesplorata piramide portasse realmente alla camera sepolcrale. E per fortuna. Niente più canarini che svengono, oggi l’uso di nuove tecnologie non invasive ha permesso di certificare la nascita di un tunnel inesplorato, nella piramide di Cheope. Tale presenza è confermata ma la funzione del tunnel è ancora sconosciuta.
A confermarne l’esistenza è stato in team di ricercatori egiziani, francesi, canadesi, giapponesi e tedeschi guidati da archeologi dell’Università del Cairo, che grazie a un progetto internazionale – denominato ScanPyramids Project – che dal 2015 studia cosa vi è all’interno della grande piramide della quarta dinastia (2620-2500 a.C. circa) nei siti di Dahshur e Giza, a sud del Cairo, impiegano la tecnologia senza scavi o altre indagini che potrebbero danneggiare la struttura della piramide.
La tecnologia in questione è la radiografia muonica, una tecnica che misura la quantità di particelle, chiamate muoni, con carica negativa, che si producono dallo scontro dei raggi cosmici con gli atomi dell’alta atmosfera, dopo che queste hanno attraversato corpi solidi.
Ebbene, laddove ci sono vuoti, il numero di muoni che i sensori raccolgono sono inferiori. È emersa così l’esistenza di un nuovo corridoio, lungo circa 9 metri, largo 2,10 metri e alto 2 metri. Il tunnel si nasconde all’interno di grandi blocchi disposti con una forma a “V” rovesciata, sulla faccia settentrionale della piramide. Si trova proprio sopra al tunnel che il Califfo al-Ma’mun fece scavare (rovinando la piramide) per entrare nel cuore della piramide, oggi utilizzato dai turisti. Tale tunnel è, quindi, moderno, mentre quelloscoperto potrebbe essere quello autentico.
Una micro telecamera che è stata fatta entrare nel corridoio, e ne sapremo di più non appena verranno effettuate indagini. Per ora Zahi Hawass, egittologo, sostiene che quel tunnel potrebbe portare alla vera stanza di sepoltura del faraone Cheope.
Hawass tuttavia sosteneva anche, anni or sono, di aver trovato la tomba di Marc Antonio e Cleopatra, senza però che ci fossero effettivi risultati. Per altri archeologi, infatti, il tunnel non sarebbe altro che il risultato della sistemazione dei massi con un ordine tale da ridurre il peso gravante sul passaggio che partiva dall’ingresso originario.