Meta Brain un progetto italiano per capire come videogiochi e realtà virtuale possono cambiare il cervello umano

di Cristina T. Chiochia

Il cervello umano nuovamente protagonista. Non con il suo decadimento cognitivo. Ma nel suo sviluppo. Con Meta Brain, un evento online e nel metaverso dal 7 al 19 Marzo 2023 interamente gratuito, realizzato interamente in Italia in collabrazione con l’università milanese della Bicocca, la Settimana del cervello viene “festeggiata” pensando al futuro dei giovani.

Un evento Meta Brain in occasione della Brain Awareness Week.( sito per informazioni e la intera programmazione disponibile all’indirizzo https://www.metabrain.it/  Canale Telegram per aggiornamenti e contenuti esclusivi: t.me/metabrainbaw).

Videogiochi e realtà virtuale animeranno il mondo “altro” possibile grazie ad una cnnessione internet e degli avatar, che con la pandemia ha avvicinato migliaia di persone comuni, complice il lockdown, oltre ad i classici appassionati o studiosi.  Un secolo, quello XXI con le nuove tecnologie, che avvicina generazioni di passaggio sempre di più, sia che si tratti di nonni o nipoti, che hanno visto in meno di 60 anni, passae dal dover fare le cose al voler fare le cose, come “must have” della vita : quella reale.

Videogiochi e realtà virtuale, insomma, possono cambiare il cervello?

Con una serie di appuntamenti online ed uno in presenza, si cercherà di testimoniare e rispondere con semplicità e schiettezza. Cercando , forse, di far vedere ai più scettici, che la vita è fatta di cicli e che il “game thinking”, forse, è una realtà innovativa di questo secolo che da 20 anni oramai, ha prodotto “online”, affascinanti cambiamenti e novità che si sono poi riversati anche nel mondo reale.

Un appuntamento da segnalare, tra i tanti proposti, sicuramente quello con Fabio Viola il 13 Marzo 2023 come recita il comunicato dell’evento : “sebbene il videogioco sia globalmente riconosciuto come un’opera di alto ingegno e di grande valore culturale, ancora oggi si fatica a riconoscere a questo meduim l’appellativo “arte”. Difatti, a fianco ad importanti esponenti del settore che ne parlano come di “Decima arte”, c’è chi si oppone a queste idea, relegando il videogioco a mero prodotto d’intrattenimento con poco o nullo valore artistico. Di questo interessante tema ne parliamo insieme a  Lux e Rhymesketcher, i ragazzi del Podcast Arcadia Cafè, che dimostrano nei loro episodi le profonde connessioni ( o i “fili rossi” come loro amano definirli) tra il videogioco ed altre forme d’arte ed a Manuela di Guida Strategica, Youtuber e blogger che considera i videogiochi uno strumento di sostegno alla propria crescita personale e di aiuto concreto per vivere meglio”.Il cervello nuovamente protagonista insomma, non nel suo decadimento naturale e non ma nel suo pieno sviluppo.Per ricordare forse a tutti , qualora ce ne fosse bisogno, di prendersene cura attraverso l’arte del coinvolgimento. Che è comunque la stessa a qualsiasi età. Dalle connessioni creative infatti, durante questa epoca che è stata spesso definita “delle passioni tristi”, la mente umana si amplifica e si scopre, a servizio di un cervello che è esercitato sempre più per aree differenti. Il gaming e l’approccio ad una macchina virtuale senza confini come gli spazi del metaverso, trasformano forse  le persone in più partecipative e proattive quando il mondo reale, fuori, non lo è più.E comodamente sul divano di casa, con un visore o una sedia ed una consolle da gioco.L’arte del coinvolgimento è un percorso sempre più “di cervello”, insomma. Che rende il mondo degli avatar sempre più specchio del reale.

 sta caro direttore?

Meta Brain un progetto italiano per capire come videogiochi e realtà virtuale possono cambiare il cervello umano di Cristina T. Chiochia

Il cervello umano nuovamente protagonista. Non con il suo decadimento cognitivo. Ma nel suo sviluppo. Con Meta Brain, un evento online e nel metaverso dal 7 al 19 Marzo 2023 interamente gratuito, realizzato interamente in Italia in collabrazione con l’università milanese della Bicocca, la Settimana del cervello viene “festeggiata” pensando al futuro dei giovani.

Un evento Meta Brain in occasione della Brain Awareness Week.( sito per informazioni e la intera programmazione disponibile all’indirizzo https://www.metabrain.it/  Canale Telegram per aggiornamenti e contenuti esclusivi: t.me/metabrainbaw).

Videogiochi e realtà virtuale animeranno il mondo “altro” possibile grazie ad una cnnessione internet e degli avatar, che con la pandemia ha avvicinato migliaia di persone comuni, complice il lockdown, oltre ad i classici appassionati o studiosi.  Un secolo, quello XXI con le nuove tecnologie, che avvicina generazioni di passaggio sempre di più, sia che si tratti di nonni o nipoti, che hanno visto in meno di 60 anni, passae dal dover fare le cose al voler fare le cose, come “must have” della vita : quella reale.

Videogiochi e realtà virtuale, insomma, possono cambiare il cervello?

Con una serie di appuntamenti online ed uno in presenza, si cercherà di testimoniare e rispondere con semplicità e schiettezza. Cercando , forse, di far vedere ai più scettici, che la vita è fatta di cicli e che il “game thinking”, forse, è una realtà innovativa di questo secolo che da 20 anni oramai, ha prodotto “online”, affascinanti cambiamenti e novità che si sono poi riversati anche nel mondo reale.

 sta caro direttore?

Meta Brain un progetto italiano per capire come videogiochi e realtà virtuale possono cambiare il cervello umano di Cristina T. Chiochia

Il cervello umano nuovamente protagonista. Non con il suo decadimento cognitivo. Ma nel suo sviluppo. Con Meta Brain, un evento online e nel metaverso dal 7 al 19 Marzo 2023 interamente gratuito, realizzato interamente in Italia in collabrazione con l’università milanese della Bicocca, la Settimana del cervello viene “festeggiata” pensando al futuro dei giovani.

Un evento Meta Brain in occasione della Brain Awareness Week.( sito per informazioni e la intera programmazione disponibile all’indirizzo https://www.metabrain.it/  Canale Telegram per aggiornamenti e contenuti esclusivi: t.me/metabrainbaw).

Videogiochi e realtà virtuale animeranno il mondo “altro” possibile grazie ad una cnnessione internet e degli avatar, che con la pandemia ha avvicinato migliaia di persone comuni, complice il lockdown, oltre ad i classici appassionati o studiosi.  Un secolo, quello XXI con le nuove tecnologie, che avvicina generazioni di passaggio sempre di più, sia che si tratti di nonni o nipoti, che hanno visto in meno di 60 anni, passae dal dover fare le cose al voler fare le cose, come “must have” della vita : quella reale.

Videogiochi e realtà virtuale, insomma, possono cambiare il cervello?

Con una serie di appuntamenti online ed uno in presenza, si cercherà di testimoniare e rispondere con semplicità e schiettezza. Cercando , forse, di far vedere ai più scettici, che la vita è fatta di cicli e che il “game thinking”, forse, è una realtà innovativa di questo secolo che da 20 anni oramai, ha prodotto “online”, affascinanti cambiamenti e novità che si sono poi riversati anche nel mondo reale.

 sta caro direttore?

Meta Brain un progetto italiano per capire come videogiochi e realtà virtuale possono cambiare il cervello umano di Cristina T. Chiochia

Il cervello umano nuovamente protagonista. Non con il suo decadimento cognitivo. Ma nel suo sviluppo. Con Meta Brain, un evento online e nel metaverso dal 7 al 19 Marzo 2023 interamente gratuito, realizzato interamente in Italia in collabrazione con l’università milanese della Bicocca, la Settimana del cervello viene “festeggiata” pensando al futuro dei giovani.

Un evento Meta Brain in occasione della Brain Awareness Week.( sito per informazioni e la intera programmazione disponibile all’indirizzo https://www.metabrain.it/  Canale Telegram per aggiornamenti e contenuti esclusivi: t.me/metabrainbaw).

Videogiochi e realtà virtuale animeranno il mondo “altro” possibile grazie ad una cnnessione internet e degli avatar, che con la pandemia ha avvicinato migliaia di persone comuni, complice il lockdown, oltre ad i classici appassionati o studiosi.  Un secolo, quello XXI con le nuove tecnologie, che avvicina generazioni di passaggio sempre di più, sia che si tratti di nonni o nipoti, che hanno visto in meno di 60 anni, passae dal dover fare le cose al voler fare le cose, come “must have” della vita : quella reale.

Videogiochi e realtà virtuale, insomma, possono cambiare il cervello?

Con una serie di appuntamenti online ed uno in presenza, si cercherà di testimoniare e rispondere con semplicità e schiettezza. Cercando , forse, di far vedere ai più scettici, che la vita è fatta di cicli e che il “game thinking”, forse, è una realtà innovativa di questo secolo che da 20 anni oramai, ha prodotto “online”, affascinanti cambiamenti e novità che si sono poi riversati anche nel mondo reale.

Un appuntamento da segnalare, tra i tanti proposti, sicuramente quello con Fabio Viola il 13 Marzo 2023 come recita il comunicato dell’evento : “sebbene il videogioco sia globalmente riconosciuto come un’opera di alto ingegno e di grande valore culturale, ancora oggi si fatica a riconoscere a questo meduim l’appellativo “arte”. Difatti, a fianco ad importanti esponenti del settore che ne parlano come di “Decima arte”, c’è chi si oppone a queste idea, relegando il videogioco a mero prodotto d’intrattenimento con poco o nullo valore artistico. Di questo interessante tema ne parliamo insieme a  Lux e Rhymesketcher, i ragazzi del Podcast Arcadia Cafè, che dimostrano nei loro episodi le profonde connessioni ( o i “fili rossi” come loro amano definirli) tra il videogioco ed altre forme d’arte ed a Manuela di Guida Strategica, Youtuber e blogger che considera i videogiochi uno strumento di sostegno alla propria crescita personale e di aiuto concreto per vivere meglio”.Il cervello nuovamente protagonista insomma, non nel suo decadimento naturale e non ma nel suo pieno sviluppo.Per ricordare forse a tutti , qualora ce ne fosse bisogno, di prendersene cura attraverso l’arte del coinvolgimento. Che è comunque la stessa a qualsiasi età. Dalle connessioni creative infatti, durante questa epoca che è stata spesso definita “delle passioni tristi”, la mente umana si amplifica e si scopre, a servizio di un cervello che è esercitato sempre più per aree differenti. Il gaming e l’approccio ad una macchina virtuale senza confini come gli spazi del metaverso, trasformano forse  le persone in più partecipative e proattive quando il mondo reale, fuori, non lo è più.E comodamente sul divano di casa, con un visore o una sedia ed una consolle da gioco.L’arte del coinvolgimento è un percorso sempre più “di cervello”, insomma. Che rende il mondo degli avatar sempre più specchio del reale.

Un appuntamento da segnalare, tra i tanti proposti, sicuramente quello con Fabio Viola il 13 Marzo 2023 come recita il comunicato dell’evento : “sebbene il videogioco sia globalmente riconosciuto come un’opera di alto ingegno e di grande valore culturale, ancora oggi si fatica a riconoscere a questo meduim l’appellativo “arte”. Difatti, a fianco ad importanti esponenti del settore che ne parlano come di “Decima arte”, c’è chi si oppone a queste idea, relegando il videogioco a mero prodotto d’intrattenimento con poco o nullo valore artistico. Di questo interessante tema ne parliamo insieme a  Lux e Rhymesketcher, i ragazzi del Podcast Arcadia Cafè, che dimostrano nei loro episodi le profonde connessioni ( o i “fili rossi” come loro amano definirli) tra il videogioco ed altre forme d’arte ed a Manuela di Guida Strategica, Youtuber e blogger che considera i videogiochi uno strumento di sostegno alla propria crescita personale e di aiuto concreto per vivere meglio”.Il cervello nuovamente protagonista insomma, non nel suo decadimento naturale e non ma nel suo pieno sviluppo.Per ricordare forse a tutti , qualora ce ne fosse bisogno, di prendersene cura attraverso l’arte del coinvolgimento. Che è comunque la stessa a qualsiasi età. Dalle connessioni creative infatti, durante questa epoca che è stata spesso definita “delle passioni tristi”, la mente umana si amplifica e si scopre, a servizio di un cervello che è esercitato sempre più per aree differenti. Il gaming e l’approccio ad una macchina virtuale senza confini come gli spazi del metaverso, trasformano forse  le persone in più partecipative e proattive quando il mondo reale, fuori, non lo è più.E comodamente sul divano di casa, con un visore o una sedia ed una consolle da gioco.L’arte del coinvolgimento è un percorso sempre più “di cervello”, insomma. Che rende il mondo degli avatar sempre più specchio del reale.

Un appuntamento da segnalare, tra i tanti proposti, sicuramente quello con Fabio Viola il 13 Marzo 2023 come recita il comunicato dell’evento : “sebbene il videogioco sia globalmente riconosciuto come un’opera di alto ingegno e di grande valore culturale, ancora oggi si fatica a riconoscere a questo meduim l’appellativo “arte”. Difatti, a fianco ad importanti esponenti del settore che ne parlano come di “Decima arte”, c’è chi si oppone a queste idea, relegando il videogioco a mero prodotto d’intrattenimento con poco o nullo valore artistico. Di questo interessante tema ne parliamo insieme a  Lux e Rhymesketcher, i ragazzi del Podcast Arcadia Cafè, che dimostrano nei loro episodi le profonde connessioni ( o i “fili rossi” come loro amano definirli) tra il videogioco ed altre forme d’arte ed a Manuela di Guida Strategica, Youtuber e blogger che considera i videogiochi uno strumento di sostegno alla propria crescita personale e di aiuto concreto per vivere meglio”.Il cervello nuovamente protagonista insomma, non nel suo decadimento naturale e non ma nel suo pieno sviluppo.Per ricordare forse a tutti , qualora ce ne fosse bisogno, di prendersene cura attraverso l’arte del coinvolgimento. Che è comunque la stessa a qualsiasi età. Dalle connessioni creative infatti, durante questa epoca che è stata spesso definita “delle passioni tristi”, la mente umana si amplifica e si scopre, a servizio di un cervello che è esercitato sempre più per aree differenti. Il gaming e l’approccio ad una macchina virtuale senza confini come gli spazi del metaverso, trasformano forse  le persone in più partecipative e proattive quando il mondo reale, fuori, non lo è più.E comodamente sul divano di casa, con un visore o una sedia ed una consolle da gioco.L’arte del coinvolgimento è un percorso sempre più “di cervello”, insomma. Che rende il mondo degli avatar sempre più specchio del reale.