Biden “obbliga” a festeggiare Turchia e Ungheria invitandole ad una distensione dei rapporti, dopo la lunga opposizione dei due alleati NATO all’ingresso della Finlandia nell’Alleanza. Dal canto suo, il presidente USA non aveva invitato Ungheria e Turchia al Summit per la Democrazia tenutosi a marzo, considerandoli troppo filocinesi e filorussi.

La Finlandia, da “rossa” a “blu”.

Il generale dell’Alleanza Atlantica, Stoltenberg, ha festeggiato l’ingresso del Paese a Bruxelles, in Belgio, presso la sede dell’Organizzazione, dove si è tenuta la cerimonia; il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato in una nota di esserne fiero, incoraggiando anche Turchia e Ungheria (già alleati NATO) a lenire le tensioni d’opposizione all’ingresso della Finlandia nell’Alleanza. Per la Finlandia si tratta del più veloce processo di ratifica nella Storia.

La Finlandia è così il 31esimo Paese ad aderire all’Alleanza: il suo ingresso è avvenuto dopo mesi di opposizione da parte della Turchia. Turchia e Ungheria rappresentano, infatti, per Biden rappresentando dei “fastidiosi alleati”, come intitolava qualche settimana fa il Faro di Roma.

Infatti, dal 28 al 30 marzo, Biden aveva tenuto un Summit per la Democrazia, al quale erano stati invitati Ucraina, Costa Rica, Corea del Sud, Paesi Bassi, Honduras, Costa d’Avorio, Gambia, Mauritania, Mozambico, Tanzania, Bosnia ed Erzegovina, Liechtenstein e Zambia.

Al Summit, Biden non aveva però, invitato Turchia e Ungheria: i due alleati NATO, considerati dagli USA troppo vicini a Cina e Russia, erano stati considerati troppo autocrati.

Così gli USA si propongono di governare il mondo, senza che alcuno sbarri loro la strada con un pensiero divergente.

L’ingresso della Finlandia, che condivide il confine con la Russia, potrebbe cambiare (in peggio) le sorti del conflitto ucraino.