Dopo Le battaglie più sanguinose della storia (NewCompton 2019), Alberto Peruffo (Seregno, 1968) torna ad indagare la storiografia con “i grandi assedi della storia”. Lo fa col dinamismo suo proprio, in un elenco mai pedante, ma anzi coeso da una narrazione fluida e coinvolgente, che presenta i grandi assedi nella storia dell’uomo. L’origine della difesa e della lotta per essa è molto antica: “agli albori della civiltà” racconta lo storico “quando l’uomo sentì per la prima volta la necessità di difendere qualcosa d’importante da cui dipendeva la sua sopravvivenza e quella della comunità, come il cibo, si cominciò a realizzare le prime opere difensive contro eventuali minacce provenienti da altri gruppi umani troppo interessati al prodotto della fatica altrui.”

Di qui la constatazione secondo cui fenomeni quali le fortificazioni romane o l’incastellamento del X secolo non siano nati ex machina, bensì assieme alla civiltà stessa.

“Con la nascita delle fortificazioni” continua Peruffo “si ebbe l’inizio dello sviluppo anche delle tecniche d’assedio impiegate dalle civiltà più evolute, così come, l’urbanizzazione, porterà a realizzare strutture difensive sempre più complesse.”

Lo storico e divulgatore passa quindi ad indagare la civiltà greco romana e spiega: “i greci e i romani svilupparono tecniche sempre più sofisticate per espugnare le città nemiche, giungendo a un punto che nessuna fortificazione poteva più resistere alle loro armi d’assedio.” Quindi, passa al Medioevo: “Sarà, però, nel corso del medioevo che la guerra d’assedio raggiungerà il suo apice, quando le tecniche della difesa superarono quelle degli assedianti, rendendo molto difficile conquistare una fortificazione.” Quasi come condotti da un filo, noi novelli Teseo, guidati dall’Arianna della storia, veniamo quindi portati dalla sapienza (mai pedante) di Peruffo nella storia via via sempre più recente: “Solo lo sviluppo di nuove armi, come la polvere da sparo,” continua lo storico “permetterà di rendere obsolete molte fortezze, dando inizio a una nuova era della guerra d’assedio tradizionale, costringendo alla revisione di tutte le strutture murarie di difesa. Queste ultime seguiranno un continuo aggiornamento per poter resistere a artiglierie sempre più potenti. Lo sviluppo di eserciti particolarmente numerosi e l’invenzione dell’aviazione porteranno a creazioni di linee difensive fortificate, come la Maginot in Francia o la linea Sigfrido in Germania, lasciando ai fortini compiti marginali, anche se gli assedi di città, fortificate per le necessità incombenti, saranno sempre numerosi.”

Con una visione illuministica, enciclopedica, globale ma minuziosa, Peruffo conduce il lettore in un viaggio nel tempo, in mezzo al fango, alle macchine da guerra, alle grida di vittoria e ai lamenti degli sconfitti. “La presente ricerca” spiega “vuole indagare i principali assedi che hanno cambiato la storia, così come quelli più emblematici delle varie epoche storiche, seguendone l’evoluzione delle difese e delle modalità d’assedio, così come le gesta e le difficoltà patite da assedianti e assediati. Dalla controversa guerra di Troia agli assedi di Gerusalemme e Masada che portarono a eccidi efferati dando il via alla diaspora. Epici furono anche gli assedi delle crociate, compiuti in condizioni spesso disperate eppure vittoriosi.”

Il lettore è così condotto (e non sospinto) in un piacevole vortice che abbraccia tutti i secoli, potendo così vantare, alla fine della lettura, un’acquisizione colta e solida di un sapere spesso bistrattato dalla storia evenemenziale, eppure, nella storia stessa, fondamentale. Perciò, Peruffo conclude. “si sono anche inseriti assedi meno conosciuti ma importanti per la storia come quello di Crema con i suoi scudi umani poste sulle torri d’assedio o quello di Damietta del 1219 con i crociati che riuscirono a occupare una testa di ponte in Egitto, fino a arrivare all’assedio di Malta del 1565 che, più della battaglia di Lepanto, contribuì a fermare i turchi nel Mediterraneo occidentale. Sempre contro i turchi sarà combattuto l’assedio più lungo della storia a Candia, sull’isola di Creata a metà del 1600. Altri assedi epici furono quello di Vienna e quello di Fort Alamo, rimasto nell’epos collettivo grazie a film e racconti. Si arriva poi agli assedi più recenti delle guerre mondiali, soprattutto la seconda, dove le opere fortificate fisse cederanno il posto a quelle campali, realizzate in breve tempo per la necessità della battaglia.”