Il 24 Marzo è stato presentato un volume sul genio di Strehler che interpreta le donne , dando volto e voce a quel femminile che è stato il suo teatro in modo nuovo ed inedito tra testimonianze di palcoscenico e foto di scena.

Complice la giornata mondiale del teatro del 27 Marzo, la presentazione del volume, edito da Skira ed intitolato: “STREHLER INTERPRETA LE DONNE Volti e voci femminili del teatro di Giorgio Strehler di Stella Casiraghi” ha avuto il successo che meritava per quel suo essere non solo un omaggio ma un modo appunto inedito di parlare anche fotograficamente del teatro come un’arte che trasforma la realtà, offrendone nelle foto di scena, spesso anonime, una sorta di creazione, una illusione bellissima, che è il “vestire la finzione” in un gioco delle parti che è, in fondo, la vita stessa. Donne interpreti del grande estro del Maestro. Lui. Creatore di trame incantate che rendono le fotografie scelte dall’autrice del libro e dalle testimonianze delle attrici che hanno lavorato con lui, un inedito punto di vista sul modo di calcare la scena, rappresentarla come donne. Realta’ e finzione. Rapporti quasi fraterni con le sue protagoniste attrici in scena, sempre davvero profondi e, come si evince dalle testimonianze del libro perchè no, rivoluzionari per la propria carriera artistica. Grazie a contributi di lettere e ricordi, le “sue attrici”, le sue donne, le “sue” protagoniste, rendono capace un rispecchiamento nell’opera del Maestro per il lettore del libro , che viene in questo modo “”fotografato” dalle foto scelte a corollario delle parole usate. Battuta scenica dopo battuta scenica, tra appunti di spettacoli e le lettere, ecco tutto il senso creatore dell’illusione, che il libro di Skira illustra benissimo con una introduzione puntiale e precisa del racconto e la presentazione dell’archivio fotografico, scritto da Silvia Colombo.

E cosi, il chiostro del teatro, dedicato a Nina Vinchi in via Rovello a Milano, diventa per Claudio Longhi, direttore del piccolo teatro appunto, l’autrice e la presenza di Giulia Lazzarini e la sua arte, un modo per ricordarlo, Strehler, senza nostalgia. Come recita il comunicato stampa infatti: “esistono molti modi per raccontare la vita di un grande del teatro come Giorgio Strehler. Stella Casiraghi ne sceglie uno molto particolare: la forza delle donne che hanno lavorato e condiviso il palcoscenico con lui.

Il volume  è una dedica speciale alla generosità di Strehler testimoniata dalle sue interpreti, amate e rispettate per i propri talenti. Evidente è la peculiarità della figura femminile nel suo teatro trasmessa storicamente e artisticamente. Un numero considerevole di attrici segna il carattere segreto del regista legando generazioni diverse, donne del proprio tempo ancorché spettatrici multipolari del teatro del secondo Novecento.

Ogni interprete, con moduli espressivi diversi, fissa visivamente l’avventura umana di Strehler e cattura attimi di bellezza e consapevolezza da condividere con la platea.

Foto di scena e di prova scoprono pagine importanti di storia civile e teatrale italiana al femminile, accompagnate da aneddoti curiosi, memorabili ricordi, appunti di regia e cronache bizzarre delle prime teatrali del dopoguerra”. Arte, passione, bellezza femminile e tanti aneddoti curiosi insomma, appunto, memorabili ricordi che segnano nell’arte della fotografia scenica teatrale dei suoi spettacoli, alcune bellissime, un vero e proprio punto fermo sulla sua arte di mettere in luce le protagoniste femminili dei suoi spettacoli: se c’è poca luce o se ci sono scene in movimento,  le sue donne diventano regine della scacchiera del palcoscenico, dove il Maestro vede puntare il suo occhio ed i sui tempi tecnici teatrali nelle esposizioni lunghe delle fotografie sceniche, rese al meglio. Forse è stato proprio questo “occhio fotografico” a rendere grande questo regista ed a spingerlo spesso fino al limite del suo sguardo di regia (memorabili alcune lettere personali contenute nel libro alle sue attrici tra cui, a titolo di esempio, quella per Valentina Cortese per “il giardino dei ciliegi” dove si testimonia non solo l’animo umano del regista ma anche questa responsaibilità artistica che sentiva per le “sue” intepreti ). Donnne. Voci e volti femminili come dice il libro che, anche con “poca luce” diventano grandi stelle ed interpreti. Protagoniste indiscusse  sul palco, e che nelle scene in movimento diventano immense, regine del palcoscenico , come dimostrano le foto su Dori Dorika e molte altre fotografie contenute nel libro.

Un viaggio appassionante dove le donne vengono amate e rispettate nei loro talenti. 

Mentre lui, Strehler si fa “diaframma fotografico” coerente con la scena che di volta in volta viene rappresentata.Un libro che segna un viaggio, per appassionati e non di fotografia o teatro, grazie anche ai contenuto documentali ed alla passione di Stella Casiraghi nel comporre un mosaico emozionale inedito e perchè no, contribuire a testimoniare il senso profondo della parola “talento”.  

Strelher durante le prove con alcune famose attrici:

Strehelr con Terese Cullen

Con Valentina Cortese

Con Ottavia Piccolo

Con Mariangela Melato

Con Milva

Le foto sono tutte marchio registrato di Luigi Ciminaghi, inviate dall’autrice dell’articolo al pprtale.