Biden ha senz’altro la sensazione di essere l’unico qualificato per battere i repubblicani alle prossime elezioni presidenziali del 2024 e respingere quella che viene definita da molti la minaccia alla democrazia statunitense rappresentata dall’ex presidente Donald Trump.

La candidatura appena annunciata per la rielezione di Biden non ha paragoni nella storia politica americana moderna. Avrebbe 86 anni prima della fine di un secondo mandato, quasi un decennio in più rispetto a Ronald Reagan quando lasciò la Casa Bianca nel 1986. Una scommessa ad alto rischio per il partito democratico, per gli Stati Uniti e per il resto del mondo.

I sondaggi attuali suggeriscono che Biden batterebbe di nuovo Trump, ma suggeriscono anche che perderebbe contro un altro valido candidato repubblicano.

È evidente anche che un altro candidato democratico potrebbe farsi avanti a avere una buona possibilità di ottenere la nomination contro un presidente 80enne. “Quando mi sono candidato alla presidenza quattro anni fa, ho detto che eravamo in una battaglia per l’anima dell’America, e lo siamo ancora”, ha detto Biden chiedendo agli americani altri quattro anni per “finire questo lavoro”.

Gli Stati Uniti sono ancora alle prese con le ferite di una pandemia e con l’inflazione che è scesa dai massimi storici ma rimane dolorosa. Gli americani rimangono profondamente divisi, sconvolti dalla perdita del diritto federale all’aborto, dalle sparatorie di massa quasi settimanali e dal peggioramento dei disastri climatici.

Il presidente Biden ha chiarito che intende raggiungere i risultati della prima metà della sua presidenza, quando i democratici avevano la maggioranza al Congresso. Ha firmato l’American Rescue Plan, fornendo assistenza finanziaria a coloro che sono stati duramente colpiti dal Covid. Ha anche utilizzato la sua esperienza come senatore per far passare una legislazione storica, tra cui una legge sulle infrastrutture da 1 trilione di dollari e il più grande pacchetto di misure climatiche nella storia americana. Ha approvato le riforme sanitarie e il Chips Act per aumentare la produzione interna di semiconduttori.

Potrebbe essere un degno record nazionale da presentare agli elettori. Ma ha faticato a guadagnare credito. E in politica estera, il ritiro dall’Afghanistan è stato tra i punti più bassi della sua presidenza, anche se ha mantenuto la promessa di mettere fine alla guerra più lunga degli Stati Uniti.

I repubblicani hanno attaccato l’annuncio di Biden mettendo in evidenza la sua gestione dell’immigrazione e dell’economia. “Biden è così fuori dal mondo che dopo aver creato crisi dopo crisi, pensa di meritare altri quattro anni”, ha detto il presidente del Comitato nazionale repubblicano Ronna McDaniel. “Se gli elettori lasceranno che Biden finisca il lavoro, l’inflazione continuerà a salire alle stelle, i tassi di criminalità aumenteranno, più droghe attraverseranno i nostri confini aperti, i bambini continueranno a essere lasciati indietro e le famiglie americane staranno peggio”, ha aggiunto McDaniel.

Biden ha trascorso gli ultimi mesi tentando di vendere le sue politiche economiche e negoziare con un Congresso diviso radunando gli americani prima di una resa dei conti che dovrà utilizzare con i repubblicani sull’aumento del limite del debito federale.

Donald Trump si è scagliato contro l’annuncio di Biden, dicendo che “i cinque peggiori presidenti della storia americana messi insieme non avevano inflitto il danno che Joe Biden ha fatto”. Però alle elezioni di metà mandato, i candidati repubblicani sostenuti da Trump hanno fallito laddove avrebbero dovuto ottenere una facile vittoria. Secondo i sondaggi la base repubblicana è tutta con lui, ma se diventerà il nuovo candidato presidenziale, cosa altamente probabile, i repubblicani potrebbero rischiare una sonora sconfitta.