Emergeva da un cassonetto per la raccolta di vestiti usati all’angolo, tra via Botticelli e via Cesare Saldini, in zona Città studi a Milano. Emergeva, il corpicino senza vita di una neonata, probabilmente nata da poche ore.

Se ne va così, ancor prima di vivere, un esserino innocente, tra le fauci della crudeltà del mondo.

La neonata, da quanto riferiscono le fonti, era visibile, come se chi l’ha lasciata volesse farla ritrovare. Era nata da poche ore e solo l’autopsia stabilirà se era nata viva o morta: aveva ancora la placenta attaccata ed era avvolta in una felpa.   

A trovarla, un anziano, che ha allertato subito il 118. Se fosse stata abbandonata ancor viva, avrebbe pianto, dicono alcuni, e nella zona, che è molto trafficata, forse si sarebbe udita.

In merito, parla Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana: “Esprimiamo il nostro dolore più profondo per quanto accaduto e la nostra preghiera per la piccola vita perduta, oltre che per le persone coinvolte. I nostri Centri d’ascolto e i nostri servizi quotidianamente accompagnano e sostengono, spesso collaborando con i Centri di aiuto alla vita, genitori e madri alle prese con maternità indesiderate o difficili – afferma – Avvenimenti dolorosi, come quello avvenuto ieri, ci confermano nell’impegno per la tutela e per la promozione della vita nascente e per il sostegno a nuclei familiari in difficoltà, e ci spronano a intensificare tale attenzione”.

Forse la bimba è nata morta, forse in un ospedale non sarebbe morta, ma ad ogni modo, era una bambina.