SCRITTO E PUBBLICATO IL 19 GENNAIO 2013

Riproposto tale e quale, fin nelle virgole. Sono passati 11 anni, quattromila giorni. Interessante il confronto tra le valutazioni di allora e la situazione reale di oggi. Certe previsioni si sono avverate? Determinati giudizi erano avventati o campati in aria?

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Questo pezzo viene modellato su un’idea rubata alla liberatv di Marco Bazzi (scusa Marco). Sarà un pezzo in stile work in progress, verrà cioè pubblicato in corso di scrittura. A una lettera potranno corrispondere più voci. Buona lettura!

ABC puzzleAMANDA    Lear. Tutti pensavate Amanda Rückert. Vi ho fregati alla grande.

ARCORE    Villa san Martino. Era la grande e splendida magione dei marchesi Casati Stampa di Soncino. Berlusconi e Previti la comprarono per un tozzo di pane, 500 milioni di vecchie lire, oggi il prezzo di un pollaio accessoriato. Allora un po’ di più. Ah la tragedia romana del 1970! Il marchese Camillo, gran cacciatore, uccise la moglie – Anna Fallarino, donna di umili origini assurta alla nobiltà – con un colpo al cuore. Subito dopo si sparò alla testa. Un punto di rilevanza legale fu accanitamente dibattuto. La marchesa Anna era sopravvissuta, per un brandello di tempo, al suo aristocratico consorte divenendone – sia pure per un battibaleno – l’erede? Il malloppo in gioco era enorme ma i parenti di Anna furono delusi. Lei era morta all’istante, si sentenziò.

AREA LIBERALE    “Monachello, hai scelto un difficile sentiero”. Lo dissero a Martin Lutero, lo dico io all’amico Sergio Morisoli. Partire da zero, senza nulla da elargire, dopo un paio di (obiettivi) insuccessi. Con alcuni amici fidati, tanto entusiasmo e un bagaglio di idee. Hanno deciso di competere a Lugano. Occasione ghiotta, alto rischio. Elezione dura e stupenda, mancano tre mesi scarsi, ne succederanno ancora di cose, avete la mia parola d’onore. La strategia più efficace per gli avversari di AL? Far finta di niente, non prestare attenzione. “Chi sono questi? Che cosa vanno cercando?” Attaccarli? Beffarli? Mai più.

BEL TICINO    In 22 (avete letto bene) anni i partiti (gli altri) non hanno trovato un “sistema” per fermare la Lega. A questo punto ci sono due possibilità: 1. Quell’uomo è un genio 2. Avevano i piedi d’argilla. Bel Ticino rappresenta il più recente e ardito tentativo di arrestare una marea ascendente che vorrebbe inghiottire anche Lugano. È un movimento da non sottovalutare, ben organizzato, ricco di mezzi. Il loro punto forte: gli evidenti eccessi dei loro avversari. Il loro punto debole: il moralismo selettivo o, se si preferisce, la “doppia morale” che li affligge. Sentenziano ad alta voce: “Questi selvaggi sono intollerabili! Non si sono mai viste cose simili”. Hanno la memoria corta (fa un gran comodo). Quando scattò – violento, feroce – l’attacco alla Consigliera di Stato liberale (2006-7) dov’erano i signori di Bel Ticino? Domanda retorica: non erano ancora stati fondati! Ma alcuni di quei carnefici, eroi della doppia morale, si ritrovano nella fila dei “crociati moralizzatori”.

BERLUSCONI    In un certo senso è completamente sputtanato, come icona resta tuttavia insostituibile. Sembra quasi incredibile, ma ha ancor oggi un suo spazio politico. Se debbo scegliere tra Monti, Bersani e il Cavaliere, non c’è esitazione possibile. Ricordo bene quando si scagliò in diretta televisiva contro Gad Lerner e alcune sue “cosiddette signore”, che facevano salotto con lui, in cavalleresca difesa di Nicole Minetti: “È bravissima, ha studiato tanto, sa persino l’inglese…” Lerner gli rispose a muso duro, a lui, al Presidente del Consiglio: “Queste signore non sono cosiddette, e Lei è un cafone”.

BONEFF    Il sogno della mia vita (di giornalista per hobby): intervistare Boneff. Ma sarà impossibile, perché non rilascia dichiarazioni. Se lo cercate? Su Facebook lo trovate.

BORIS     Bignasca. Augurò la morte a uno dei nostri migliori scrittori, per molti anni mio stimatissimo collega d’istituto. Senza discussione: cartellino giallo. Il PS e la sinistra in genere reagirono montando una caciara indescrivibile, punteggiata di scene isteriche. Anche nell’indignata reazione bisognerebbe saper trovare una misura, dico io. Arrivarono al punto di pretendere che all’incolpevole Michele Foletti fosse negata la presidenza del Gran Consiglio (cogli l’attimo fuggente! Dài che forse è la volta buona…) Il migliore, com’era prevedibile, fu lui, uomo furbo – anche – di quella bella astuzia di contadino bedrettese: non disse, né scrisse, una sola parola. Questa sera cadrà la neve, ma ugualmente andrò a Bellinzona per assistere alla pièce “L’anno della valanga”. Sarà bellissimo, e il teatro sotto la neve… quale incanto migliore?

BORRADORI     Ha avuto un moderato successo la “scenetta” che ho postato sulla pagina Facebook del ministro. Un’amabile vecchina s’imbatte per istrada nell’on. Marco Borradori. “Al ma disa, sciur cunsiglier, l’è vera che lü ‘l gh’a inscì sücèss parché ‘l gh’a dà rasón a tücc?” “La gh’a be rasón anca lee, sciura!” È (apparentemente) il meno leghista di tutti i leghisti ma se lo interpellate (io l’ho fatto) vi risponde: “Io? Leghista al cento per cento!” Entrò nel Governo cantonale nel lontano 1995, battendo Flavio Maspoli. Fu secondo me il candidato “accettabile ed accettato” dalle altre forze politiche, allorché queste si resero conto che l’accesso dei barricadieri emergenti alle alte stanze era inevitabile. Oggi egli guida l’assalto leghista alla sempre più mitizzata Lugano, cui tutto il Cantone sembra in subordine (e chissà che invidie…). L’unico consiglio che mi sento di dare al vecchio potere è di battersi. Nessuno ha mai vinto alzando le braccia.

CAMPIONE     Direttore del Museo delle Culture, che il Mattino della Domenica chiama villanamente “museo delle carabattole”. In realtà è un bel museo, uno dei miei preferiti, nel quale la Città investe somme importanti. Ed è proprio per questo che piovono gli attacchi (non certo miei). Ma Giovanna dice: “Il denaro pubblico c’è, e per la cultura bisogna pagare”.

Nota. Pubblico oggi in “Passepartout” l’intervista (solo le domande però!) che il prof. dr. Campione aveva accettato di rilasciare a Ticinolive. Domande assolutamente non ostili, come chiunque può verificare, qualcuna forse un po’ stuzzichevole. Per ragioni a me ignote il prof. dr. Campione non ha mai risposto alle mie domande.

CANTINE LUCCHINI  (ex)   Dette anche l’Enoteca di Pregassona. È il “quartier generale” di AreaLiberale. Conferenze stampa, dibattiti, aperitivi. Un luogo suggestivo, lo frequento.

CASINÒ    La (amara) gallina dalle uova d’oro. Tanti soldi facili con poca fatica (si pensava). In realtà: in pochi anni anni una quantità infinita di beghe, con un bel lavoro per il Procuratore e un notevole danno d’immagine.

CORSA  A TRE   Quella che vedevo – come tutti, non sono un originale – come corsa a due – Giudici contro Borradori – tendo a vederla, adesso, come corsa a tre. Rispecchia meglio la situazione che si è creata.

DENTI Medico, anzi presidente dell’ordine dei medici. Coltiva ambizioni politiche e lavora sodo per guadagnarsi l’elezione in municipio. Poiché presumibilmente la poltrona per il PPD sarà una sola, per raggiungere il suo scopo dovrà battere il municipale in carica Angelo Jelmini. I cultori del gossip dicono che potrebbe anche farcela con l’aiuto della Lega. Ha votato – unico granconsigliere non leghista – per la cosiddetta “Tredicesima AVS”, sperando che i leghisti abbiano buona memoria. Alcuni si aspettano che Denti muova all’assalto del seggio di Jelmini brandendo il famigerato PVP, che tanti cittadini ha infastidito. Per il momento ciò non è accaduto.

DESTRA Tempo fa, sono già passati 13 anni!, mi trovai a dover fare da “spalla” – in occasione di una conferenza organizzata dal Lions – al celebre finanziere e maître à penser della destra liberale Tito Tettamanti. In sostanza, avevo il compito di accoglierlo, ringraziarlo, stimolare il discorso e porgergli le battute. A un certo punto TT pensa bene di ammettere, senza angustiarsi troppo, che “sì, in fondo Destra e Sinistra non hanno più molta importanza nella società odierna, sono categorie superate”. A quel punto, ricordo, presi il coraggio a due mani e sbottai: “Avvocato, ai tempi Destra e Sinistra esistevano, ed essere di destra era come avere la peste. Oggi che essere di destra è diventato piuttosto interessante e quasi di moda… arriva Lei e ci dice… che Destra e Sinistra non esistono più! Si può essere più sfortunati di così?”

ELVEZIA    Corso. Punto dolente e inghippo del PVP. Jelmini non se ne starà con le mani in mano.

ELVEZIA    Nazione. Il paese del segreto bancario e del cioccolato. La Lindt va sempre fortissimo. Quanto al segreto bancario…

ERASMO    Già spingevano per lasciarlo fuori (si sussurra). Poi è arrivata l’ennesima tegola sul Casinò, che è servita da motivo plausibile. Fedelissimo di ReGiorgio, di cui è sempre stato la spalla.

EX ABUNDANTIA CORDIS LOQUITUR OS  Alla lettera: la bocca parla dalla pienezza del cuore. Questa semplice frase (Matteo 12, 33-35) è la chiave di tutta la comunicazione umana. Poi vengono le lingue di tutti i continenti della terra; del passato, del presente e del futuro. E tutte le (inflazionate) lauree in Scienze della Comunicazione. Queste cinque parole stanno alla radice di ogni sublime eloquenza.

FACEBOOK    I politici – massime quelli che sono sotto elezione – hanno tutti la loro pagina. Forse perché pensano di trarne un vantaggio. Più probabilmente perché NON si arrischiano a NON averla.   

FALLITALIA    Io rimpiango i tempi in cui non si diceva “Fallitalia” ma “Repubblica vicina ed amica”. Si percepiva realmente una sensazione d’amicizia. Ben vero, per alcuni birichini eravamo una cassaforte fidata. E la Repubblica fingeva di non accorgersene, perché incrinare una bella amicizia per così poco? Adesso è tutto cambiato.

GIORGIO    Re. ReGiorgio. Monarca della Città ceresiana. Un giorno all’improvviso  mi scrive (cito a senso): “Ma non ti rendi conto che, se lasciavo, il terzo seggio e il sindacato erano persi?” Bizzarro. Come se mi giudicasse duro di comprendonio. Gli ho risposto: “Evidente. Ma anche così, l’esito è incerto”.

GIOVANNA    Non dico più niente (per il momento).

HELENEUM    Villa. Il Nano la vuol vendere per 30 milioni. Ma dopo  il Museo dove lo mettiamo?

HOBBY  Giornalista per hobby? È bellissimo. Il principale vantaggio? Non debbo (più) guadagnarmi la pagnotta. Sono solo con i miei pensieri e la mia libera penna. L’ho guadagnata sì, la mia pagnotta: vendendo, per molti anni, la cosa più pura che ci sia, la matematica.

LAC Lugano Arte e Cultura. Grande progetto da 200 milioni di franchi. La mia Città riavrà finalmente un teatro degno di questo nome. È il mio sogno, che nel 2014 sarà realizzato. I maligni (ci sono sempre, i maligni) dicono che Lugano non riuscirà mai a pagare la fattura esorbitante, con costi di gestione valutati a 20 – ora 25 – milioni all’anno.

LUGANO La nostra amata Città. Sarà liberale, leghista o… socialista? Signore, abbi pietà di noi! Siamo peccatori, certo – ladri, assassini, complici in evasione fiscale, fornicatori – ma non meritiamo questo!

LUGANO 2013 Il confronto cruciale. Ce lo giochiamo adesso, il 14 aprile. Il 2015 cantonale seguirà, e dipenderà non poco dall’esito di questa grande battaglia comunale.

MASSONERIA Il mio Sindaco è massone, lui lo confessa apertamente e tutti lo sanno. Per quanto riguarda ME, se mi domandano: “Lei è massone?” io rispondo “No” se lo sono e ugualmente “No” se non lo sono. Dunque la cosa non si può sapere e nessuno la sa (e a nessuno importa).