In attesa di accordo sul tetto del debito pubblico, si sta esaurendo rapidamente la liquidità disponibile presso il conto generale del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, utilizzata per pagare tutti gli obblighi ufficiali del governo americano.

È una restrizione che il Congresso degli Stati Uniti ha imposto, dal 1917, su quanti soldi il governo federale può prendere in prestito per pagare i suoi conti. Visto che di solito il governo spende più di quanto incassa, il Congresso deve aumentare il tetto del debito abbastanza frequentemente per pagare per le sue operazioni.

Il presidente Biden e i leader repubblicani hanno espresso un cauto ottimismo sul fatto che un accordo per aumentare il tetto del debito sia a portata di mano dopo i recenti incontri alla Casa Bianca, ma il presidente della Camera dei rappresentanti Kevin McCarthy ha detto ai giornalisti che le due parti sono ancora molto distanti.

La situazione di stallo ha costretto Biden a interrompere il suo viaggio all’estero, annullando le visite programmate in Australia e Papua Nuova Guinea dopo il vertice del G-7 a Hiroshima in Giappone, in modo da poter tornare a Washington domenica.

Entro il 1° giugno, Repubblicani e Democratici dovranno assolutamente raggiungere un accordo per evitare il default.

Il debito pubblico degli Stati Uniti è attualmente arrivato a 31’400 miliardi di dollari. È l’ammontare di denaro che il governo statunitense ha preso in prestito nel corso degli anni per finanziare le sue spese, emettendo titoli di debito che vengono acquistati dagli investitori che diventano così creditori del governo degli Stati Uniti, il quale restituisce il denaro pagando gli interessi e rimborsando il capitale alla loro scadenza.

Gli investitori comprano senza problemi i titoli di debito emessi dal governo statunitense, perché sono considerati investimenti affidabili e sicuri visto che gli Stati Uniti hanno una delle economie più grandi e stabili al mondo e che il governo ha sempre ripagato puntualmente il debito contratto. I titoli statunitensi sono altamente liquidi, cioè facilmente acquistati e venduti sul mercato finanziario, consentendo quella flessibilità di convertire gli investimenti in contanti in qualsiasi momento. Inoltre offrono un rendimento stabile con il versamento regolare degli interessi rispetto ad altri investimenti, ed infine viene considerato anche il ruolo internazionale del dollaro statunitense, dato che è una delle principali valute di riserva a livello internazionale.

Secondo il Council on Foreign Relations, un organismo statunitense specializzato in politica estera e affari internazionali con sede a New York, più della metà delle riserve mondiali di valuta estera sono detenute in dollari americani. La Cina è uno dei maggiori detentori stranieri del debito pubblico statunitense. La Banca Popolare Cinese acquista regolarmente titoli del Tesoro degli Stati Uniti.

Il debito pubblico può aumentare se il governo spende più di quanto incassa attraverso le tasse, mentre può diminuire se il governo genera un surplus di entrate rispetto alle spese.

La lotta di questi giorni per il tetto massimo all’indebitamento però, risulta snervante per molti alleati americani, per la posizione degli Stati Uniti.

Nelle osservazioni di questa settimana durante un incontro con tutti e quattro i massimi leader della Camera e Senato, il presidente Biden ha ribadito che il default non era un’opzione e ha dichiarato che “la nostra reputazione internazionale sarebbe gravemente danneggiata se lasciassimo che ciò accada. Questo si aggiunge al rischio di mandare il paese in una recessione, mettendo a repentaglio milioni di posti di lavoro e facendo salire vertiginosamente i costi dei prestiti”.

In cambio del sostegno all’innalzamento del tetto del debito, i leader repubblicani chiedono all’amministrazione Biden forti tagli al bilancio e requisiti di lavoro più severi per i beneficiari degli aiuti governativi. Biden ha ripetutamente affermato che un potenziale default del debito e le questioni di bilancio dovrebbero essere separate.

È importante notare che l’importanza del dollaro americano come valuta di riserva potrebbe evolvere nel tempo. Difatti, altre valute come l’Euro, lo Yen giapponese e lo Yuan cinese, stanno guadagnando una maggiore rilevanza nei mercati finanziari che riflettono i cambiamenti nella dinamica economica e geopolitica a livello internazionale.