Ghisla Cubo Rosso

Il nuovo allestimento del “Cubo rosso” di Locarno, presenta anche quest’anno una nuova selezione di opere provenienti della collezione Ghisla. Per la prima volta viene dato inoltre spazio a due mostre temporanee suddivise tra marzo 2016 e gennaio 2017. Quest’ultime, allestite per l’occasione da curatori di fama internazionale, creano la possibilità di approfondire il lavoro di artisti esterni alla collezione.

Da domenica 20 marzo 2016 fino a domenica 08 gennaio 2017 i visitatori possono ammirare una settantina di opere, internazionalmente affermati con altri invece emergenti. Sono portati alla luce alcuni tra i pezzi più contemporanei, innovativi e meno conosciuti della collezione. Un esemplificazione dell’occhio e del gusto dei signori Ghisla, che sono stati in grado, nel corso degli anni, di prevedere e anticipare le tendenze future dell’arte. Sono dunque davvero “Sguardi Contemporanei” quelli proposti e più precisamente gli sguardi dei visitatori rivolti verso opere che invitano a partecipare, a ripensare e riconsiderare l’arte, così come la che mettono a confronto artisti contemporaneità.

GhislaNella prima sala troviamo un’imponente serie di opere di Michael DeLucia, giovane artista americano che tramite complesse forme tridimensionali proiettate e incise su compensato, ci porta a riflettere su ciò che stiamo realmente osservando. Ma DeLucia non è l’unico che cerca il contatto e la comunicazione con l’osservatore; nella stessa sala troviamo così un’opera recente di Daniel Buren, affermato interprete della corrente minimalista- concettuale, che tramite prospettive che alterano lo spazio e la nostra percezione di esso, crea una modulazione non solo dell’opera ma anche del contesto. E ancora giovane, energico e coinvolgente è il lavoro di Joris Van de Moortel, qui rappresentato da una creazione composta da oggetti di scarto, residui delle sue esibizioni musicali, caotici frammenti di materiali nei quali è catalizzata la carica della performance e ai quali è affidato il ruolo di memoria della stessa. Non mancano anche certamente opere significative delle principali correnti artistiche del Novecento, a partire dalla Pop Art – incontro tra arte e cultura massmediatica – egregiamente rappresentata dalle creazioni di Tom Wesselman, Roy Lichtenstein e James Rosenquist, fino ad arrivare al surrealismo di Joan Miró, René Magritte e André Masson.

Nella sala consacrata ai maestri italiani moderni e contemporanei troviamo tra gli altri una monumentale estroflessione di Agostino Bonalumi e un perfetto taglio verde di Fontana a colloquio con un significativo Capogrossi del 1952 e una superficie specchiante di Michelangelo Pistoletto.

L’esperienza della visita non si conclude però qui, perché quest’anno la Ghisla Art Collection amplia ulteriormente la sua offerta espositiva dedicando le ultime tre sale a due mostre temporanee. Dal 20 marzo al 21 agosto gli “Sguardi Contemporanei” proposti sono in dialogo tra loro tramite le opere di François Morellet e Grazia Varisco, due protagonisti dell’arte europea del secondo Novecento. La selezione delle opere in mostra restituisce in modo esemplare le diverse diramazioni della loro ricerca, iniziata per entrambi nel grande laboratorio europeo dell’arte programmata e cinetica degli anni sessanta e successivamente sviluppata creando lavori nei quali il movimento dell’immagine, visuale o meccanico, ottico o fisico, intende risvegliare continuamente l’attenzione e lo sguardo dell’osservatore, in una relazione interattiva.

La mostra si inserisce perfettamente quale culmine del percorso espositivo, come se i due artisti fossero in un colloquio ideale anche con le altre opere della collezione permanente.

La Ghisla Art Collection vale senz’altro una visita ed è una valida alternativa alle attività all’aria aperta. L’incanto delle mostre è per tutti! Chiunque voglia visitarle, dall’esperto al curioso, percepirà forte la bellezza dell’impresa nel suo insieme, al di là del gusto e delle preferenze personali …

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