“The lovely bones” tradotto con “gli Amabili resti”, uscito nelle sale cinematografiche tra il 2009 e il 2010, vedeva un’esordiente Saroirse Ronan nei panni dell’anima di Susie Salmon che cerca invano di guidare il padre alla scoperta del proprio corpo, nonché del proprio assassino e stupratore. Il film, struggente, racconta la tragica verità senza risposta di molti misteri che circondano giovani vite spezzate. Come quello di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, di cui non fu mai trovato il corpo, ma anche di Katty Skerl, di cui il corpo sparì dal loculo.

Katty fu trovata morta per strangolamento a Grottaferrata il 21 gennaio del 1982. Aveva 17 anni. Secondo alcune testimonianze, la sua morte si intreccia a quella della cittadina vaticana 15enne sparita nel nulla il 23 giugno 1983 in Corso Rinascimento a Roma, Emanuela Orlandi.

Secondo le indagini, infatti, tra i terroristi turchi (autori dell’attentato nel 1981 a Papa Giovanni Paolo II) e la Banda della Magliana (lo stesso luogo, curiosamente, dove nel 2007 venne rinvenuto lo scheletro fatto con le ossa di cinque persone diverse) e, quindi, la sparizione dell’Orlandi e l’omicidio della Skerl, ci sarebbe un legame.

Katty era figlia di un regista svedese Peter Skerl, assistente di Ingmar Bergman e autore di alcuni film erotici di un certo successo. Dopo la separazione dei genitori, Katty rimase a vivere col fratello Marco e la madre a Roma, frequentando il liceo artistico di Ponte Milvio. Iscritta alla Federazione giovanile comunista, era una militante femminista che si batteva per il disarmo nucleare. Poi, quel 21 gennaio 1984 Katy uscì di casa insieme al fratello per andare a una festa a casa di amici in via Cartesio, nel quartiere Talenti. In serata, avrebbe dovuto incontrare l’amica Angela alla fermata Lucio Sestio, per dormire con lei, prima di una gita a Campo Felice sulla neve il giorno dopo. Non arrivò mai all’appuntamento, Katty. Il suo corpo verrà ritrovato il giorno dopo in una vigna di Grottaferrata, comune dei Castelli Romani, con accanto la valigia che aveva preparato per andare a dormire con la sua amica ma non i biglietti dell’autobus che avrebbe dovuto prendere con lei. Sul cadavere, evidenti segni di strangolamento e, secondo l’autopsia la ragazza è stata buttata a terra e tenuta ferma con un ginocchio sulla schiena fino a sfondarle alcune costole. I sospetti ricadono subito su Maurizio Giugliano, un serial killer che tra il luglio 1983 e il gennaio 1984 ha ucciso almeno sei donne, ma non ci sono prove che abbia ucciso anche Katty e, per questo, viene rilasciato.

A questo punto, entra in scena Marco Fassoni Accetti di professione fotografo che, sempre 1983 Accetti travolse e ucciso con la sua automobile nella tenuta di Castelporziano il 12enne José Garramond e, per questo, ricevette una condanna, scontata, per omicidio colposo. 

Il fotografo sostiene di aver rapito Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, sostenendo, così, la tesi di Antonio Goglia, mai però, creduta dal fratello di Emanuela Orlandi. Fassoni viene denunciato per calunnia e autocalunnia ma nel 2015 racconta agli inquirenti anche che la tomba di Katty Skerl è stata violata e il corpo trafugato. Nel 2022 la scoperta: la tomba sita nel cimitero monumentale del Verano, è veramente vuota.

Per il fratello di Emanuela Orlandi, il caso – su cui l’uomo auspica si faccia chiarezza – “allontana dalla verità su Emanuela”, e rimane un cold case agghiacciante.

Ketty Skerl

Emanuela Orlandi – con l’intelligenza artificiale la foto è stata colorata

Mirella Gregori (15 anni) e Emanuela Orlandi (15 anni) in una foto ricostruita che unisce le due giovani scomparse