
Non fa che aggravarsi il terribile bilancio dei morti, feriti e dispersi in seguito alla violenta scossa di di terremoto che ha colpito il Marocco nelle notte di ieri, attorno alle 23.10. L’epicentro è stato localizzato più o meno al centro del paese, a 70 km da Marrakech, e la scossa è durata circa 30 drammatici secondi. Al momento 820 persone risultano morte e 600 ferite, di cui 200 in modo grave.
Nella capitale, diversi palazzi storici sono crollati, così come una parte del minareto della moschea della piazza Jamaa el-Fna. A causa dei blackout per molte ore la città è rimasta senza internet. Le località montane che si trovano vicino all’epicentro sono quelle che hanno subito più danni e risultano anche essere poco raggiungibili dai soccorritori. Per questo si teme che il bilancio dei morti e dei feriti possa salite notevolmente nelle prossime ore.
Migliaia di persone si sono riversate sulle strade della capitale e tra di loro ci sono anche due ticinesi. Lo fa sapere Ticinonline che riporta la testimonianza di Lorenzo, di Lugano: “Noi siamo in questo momento al sicuro fuori dalle mura accampati a bordo strada insieme ad altri 15 ospiti che erano con noi in un riad. Non abbiamo però molte notizie. […] Eravamo all’interno del riad quando è successo ed ha iniziato a tremare tutto molto forte e ci siamo precipitati fuori dall’edificio. Poi ci hanno fatto spostare fuori dalla città vecchia e ci hanno dato delle coperte e abbiamo passato la notte in un prato a bordo strada”.
Intanto il Dipartimento federale degli affari esteri fa sapere che tra le vittime non risultano esserci cittadini svizzeri, almeno per ora. In ogni caso gli accertamenti sono ancora in corso in quanto ci sono 2545 i cittadini svizzeri attualmente registrati in Marocco e altri 102 hanno registrato il loro viaggio in Marocco sull’applicazione Travel Admin.
Il presidente della Confederazione Alain Berset ha espresso le sue condoglianze su X (ex Twitter).