Foto Italy Photo Press - Stucchi - Milano 13/09/2023 - Stati Generali della Cultura
cristina ccAllegatilun 18 set, 23:15 (3 giorni fa)
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di Cristina T. Chiochia

 focus della prima giornata è stato “l’investimento culturale per valorizzare e promuovere il brand Italia nel mondo. Design, editoria e media, teatro e cinema come parte integrante di un patrimonio che è marchio globale riconosciuto. Senza tralasciare il rapporto pubblico-privato come sfida centrale per la crescita del settore. Alla giornata di lavori hanno preso parte stakeholders privati, rappresentanti delle istituzioni, esperti del settore e giornalisti del mondo della cultura con l’obiettivo di fare il punto sul brand Italia e l’immaginario a esso collegato e confrontarsi sulle sfide e le prospettive di un settore strategico per il Paese. La giornata è stata introdotta dai saluti istituzionali di Giuseppe Sala, Sindaco di Milano e Fabio Tamburini, Direttore Il Sole 24 Ore”. Ottimi esempi di industria culturale, insomma.

Foto Italy Photo Press – Stucchi – Milano 13/09/2023 – Stati Generali della Cultura

A Torino, invece, presso l’aula magna cavallerizza reale della Università il dibattito è proseguito con il Ministro della cultura italiano, Sangiuliano e molti nomi noti della cultura del Bel paese: “Giulia Carluccio, Prorettrice Università di Torino; Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte; Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino; Rosanna Purchia, Assessore alla Cultura Comune di Torino; Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Regione Piemonte; Giulio Base, Direttore artistico 42° Torino Film Festival; Annalena Benini, Direttrice Salone del Libro di Torino; Christian Greco, Direttore Museo Egizio; Maria Porro, Presidente Salone del Mobile”.

Concludendo, moltissimi insomma sono stati temi trattati, tra capacità e risorse con interventi puntuali e molto interessanti sia nei contenuti che nella forma della cultura in Italia. Un aspetto che ha colpito chi scrive è quanto emerso durante un intervento del secondo giorno a Torino, dove addirittura un relatore parlava di” cultura woke”. Forse può essere questa una sorta di chiave di lettura per una riflessione conclusiva.

Foto Italy Photo Press – Stucchi – Milano 13/09/2023 – Stati Generali della Cultura

La “cancel culture” è in agguato anche in italia?  Il Bel paese è pronto ad affrontare la sfida?

In una cultura “woke” infatti, complicata,per sua natura e difficile ancora da raccontare; poco attenta, che scredita, che divide in legittimo e in maggioranza e minoranza. Una cultura che colpisce e che viene colpita. Che fa fatica a fine mese, ma che trova i soldi per l’ultima mostra evento del momento perchè “va di moda”, l’Italia attuale della cultura e la sua industria culturale ne è davvero rappresentata? AI posteri l’ardua sentenza. Resta la bellezza culturale italiana che però prevale su tutto. Non quella bellezza discreta di alcune nazioni. Ma quella accecante del Bel Paese. E di quei tanti progetti descritti con passione e sacrificio. Idee e desideri espressi in questa due giorni del Sole24orecultura, con grandissima bellezza appunto. E se è vero che non si può mai prescindere dal contesto, la cultura in Italia è cosi, anche senza volerlo: difende in prima linea quel diritto alla bellezza di cui spesso si è parlato e da qualche anno sancito per legge. Onorandone il riconoscimento e con qualsiasi moda culturale ed industria culturale.