Le vecchie espressioni o modi di dire hanno sempre una ragione d’essere. Il 10 agosto scorso il
deragliamento di un treno merci ci ha portato indietro di sei anni. Da subito, e per molti mesi, i passeggeriche si recano in treno oltre Gottardo (e vice-versa), dovranno contare su tempi di percorrenza più lunghi, almeno di un’ora. Sfortuna vuole che, quasi un mese dopo, per la precisione l’11 settembre, è statonecessario chiudere al traffico il tunnel stradale del San Gottardo a causa di un difetto tecnico della soletta intermedia. Se in entrambi i casi nessuna persona è rimasta ferita, è stato subito chiaro a tutti che i
collegamenti nord e sud ma anche sud nord sarebbero risultati compromessi. E questo a ridosso delle ferie autunnali di diversi cantoni della Svizzera tedesca. Bene ha fatto dunque Rocco Cattaneo ainterpellare ilConsiglio Federale il 14 settembre scorso sulla possibilità di tener aperto il Passo del San Gottardo tutto l’anno.

La proposta è stata bocciata dal Consigliere Federale Albert Rösti in quanto, a suo dire, l’apertura
del Passo comporterebbe una spesa “fino a 300 milioni di franchi”. La risposta non ha soddisfatto
interamente il Consigliere Nazionale che ha sottolineato quanto sia deludente invocare subito uno studio
costi e benefici. Per essere precisi, anche l’USTRA (ma che strano?) si è dichiarata contraria. Affaire à
suivre, si potrebbe dire ora. Penso però che proprio in questo momento valga la pena insistere, e spero che l’intera deputazione ticinese sia d’accordo, proprio sul tema collegamento nord-sud e su tutte le
problematiche correlate, non da ultimo il fatto del mancato prolungamento AlpTransit oltre Lugano. Anche perché, quanto accaduto recentemente, tocca in prima persona non solo noi ma anche i nostri cugini svizzero-tedeschi che, per recarsi in Ticino o nella vicina Italia, hanno qualche problemino in più oltre al traffico che oggigiorno non è più limitato ai canonici periodi di vacanza e ai weekend! Per concludere, visto che il problema non è solo di noi ticinesi (studenti, lavoratori o vacanzieri), sono certo che questo è il momento più opportuno per ricercare appoggi politici anche presso i colleghi politici svizzero-tedeschi, ovvero, “battere il ferro finchè è caldo”.

Moreno Colombo

candidato PLRT al CN