Tratto da: “I giardini della nobile brigata”
Quando si è a corto di argomenti validi per confutare le critiche verso l’avventurismo dei governanti israeliani, taluni ricorrono alla facile e abusata accusa dell’antisemitismo. Una fallace scorciatoia che non si giustifica neanche con la mitologia del racconto biblico secondo cui “semiti” sono tutti i discendenti di Sem, arabi compresi. (1) Addirittura, il mito vorrebbe che Sem edificasse la sua fortezza sul monte Nogum che domina la città di Sana’a, nello Yemen.
Queste, appunto, sono leggende, anche suggestive, da raccontare ai bambini, agli spiriti semplici, ma non possono essere assunte a base della storia, delle moderne relazioni internazionali. Per altro, la scienza, di fatto, smentisce tali pretese quando afferma che tutti i popoli rivieraschi del Mediterraneo (ebrei compresi) hanno comuni basi biologiche e culturali e un forte grado di affinità genetica. (in “Le risorse umane del Medi-terraneo”, Ed. Il Mulino, 1990)
Perciò, appare anacronistico e deviante continuare a parlare di “semitismo” e di “antisemitismo”, a usare questi due incerti termini come linea divisoria tra il bene e il male. A proposito: perché nessuno rivendica la discendenza camitica ovvero di Cam che era fratello di Sem? Forse, perché la mitologia biblica assegnò ai camiti i territori, oggi, poverissimi dell’Africa nera?
Fuori da tali fantasiose architetture, credo sia più corretto, quando ve ne siano le debite ragioni, parlare di “antiebraismo” ossia di un odioso sentimento razzista, nato e sviluppatosi in Europa e in genere nell’Occidente cristiano, che ha dato luogo alla Shoa ossia a una delle più immani tragedie dell’umanità.”
Agostino Spataro
(1) Secondo tale assunto, gli ebrei non hanno “ l’esclusiva” di tale leggendaria attribuzione, poiché semiti sono anche i popoli che abitano la Penisola arabica e la “Mezzaluna fertile” ossia i palestinesi, i sauditi, gli iracheni, i giordani, gli yemeniti, ecc. (n.d.r.)