L’esercito israeliano si dice pronto per l’invasione di terra di Gaza.
Il capo di stato maggiore dell’esercito, Herzi Halevi, dichiara che prenderà la decisione “con il potere politico”. I media israeliani parlano dell’imminente rilascio di 50 ostaggi con doppia cittadinanza.
Due donne sono già state liberate, mentre è stata annunciata la morte anche del terzo disperso italo-israeliano, il 29enne Nir Forti.
Nel frattempo, l’Iran minaccia di attaccare Israele, ma Netanyahu, dal canto suo, perde consensi. L’Onu torna a chiedere un cessate il fuoco immediato.
A proposito, l’ambasciatore israeliano Gilad Erdan ha chiesto all’Onu le dimissioni del segretario generale, Antonio Guterres, dopo che quest’ultimo ha affermato che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla.
Erdan ha affermato, infatti, che: “Non vi è alcuna giustificazione né senso parlare con coloro. che mostrano comprensione per gli atti più terribili commessi contro i cittadini di Israele, tanto meno da un’organizzazione dichiaratamente terroristica”.