Netanyahu ha dichiarato ieri sera, in diretta mondiale, di aver mandato i propri soldati all’attacco di Hamas. Ma i vertici militari israeliani sanno che “la metropolitana di Gaza” è, in realtà, un reticolo infernale. E dichiarano: “Pensate alla Striscia di Gaza come a un doppio strato: uno, visibile, per i civili palestinesi, l’altro, invisibile, per Hamas. Stiamo cercando di arrivare al secondo strato costruito da Hamas”.
In quei tunnel, infatti, sarebbero detenuti gli ostaggi – donne, bambini, anziani – rapiti dai miliaziani di Hamas dal 7 ottobre in poi.
Da venerdì scorso sarebbero stati distrutti “150 obiettivi: tunnel, zone di combattimento sotterranee e altre infrastrutture terroristiche sotterranee” come dichiarato dal capo di stato maggiore Herzi Halevy, mentre Hamas utilizzerebbe un “capitale” di vite spezzate come scudi umani, siano essi i civili palestinesi, siano essi gli ostaggi ebraici – che si pensa siano stati nascosi proprio nei tunnel.
Proprio attraverso le gallerie i miliziani palestinesi si sono infiltrati facendo scempio dei civili, ma proprio in quei tunnel si celano infernali insidie per i soldati di Israele.
L’intera Striscia è una trappola sotterranea per i soldati ebraici che combattono i terroristi nei tunnel, mentre a cielo aperto la è per i civili palestinesi bersagliati dall’alto dai carichi israeliani.
Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani hanno annunciato poco fa di aver preso di mira una base militare israeliana in Alta Galilea. Secondo la tv al Manar del Partito di Dio, la base militare nei pressi dell’insediamento di Misgav Am, è stata presa di mira da non meglio precisati armamenti.