Era completamente velata, ha gridato ‘Allah akbar’ e “ha minacciato di far saltare in aria tutto”.

È successo a Parigi, dove la polizia è dovuta intervenire, sparandole, perché “temeva per la sua sicurezza”. Ferita all’addome, la donna è ora in prognosi riservata.

È accaduto intorno alle 9,30, alla stazione della RER di Austerlitz, nel 13 arrondissement di Parigi.

La donna è stata poi avvistata alla stazione della Biblioteca Francois Mitterrand, mentre nascondeva le mani sotto il vestito.

Immediatamente, sul posto è intervenuta una squadra di agenti che ha cercato di isolarla, ma la donna continuava a gridare “Allah Akbar” e a a rifiutarsi di mostrare le mani.

A quel punto gli agenti si sono trovati costretti ad aprire il fuoco, come riferiscono le stesse fonti di polizia ai media francesi. La donna è stata ferita all’addome e portata in ospedale. Sarebbe in prognosi riservata.

La sospettata terrorista, oltre al burqa indossava un abaya. Il giovane ministro dell’Istruzione (34 anni) Gabriel Attal del partito Renaissance (l’evoluzione dell’ex En Marche! di E. Macron) aveva lanciato, a settembre, una nuova battaglia contro la tunica musulmana molto diffusa tra le donne in Medio Oriente, e ora indossata da tante ragazze francesi.

L’abaya è un abito largo che ha cominciato ad apparire in molti licei d’Oltralpe, mettendo in difficoltà professori e presidi, indecisi su come comportarsi rispetto alla legge del 2004 che vieta “simboli religiosi”.