Oltre 3 mila passeggeri sono stati colpiti dalla situazione di stallo e ritardi subiti a causa di una crisi durata 18 ore all’aeroporto di Amburgo, nel nord della Germania, che ha costretto le autorità tedesche a sospendere il traffico aereo. Più di 100 voli sono stati cancellati e diversi aerei sono stati dirottati con centinaia di passeggeri ospitati negli hotel vicini. Le operazioni di volo all’aeroporto sono riprese domenica notte.
Il dramma è iniziato sabato sera intorno alle 20 ora locale, quando un uomo armato di pistola, un cittadino turco di 35 anni, ha sfondato e oltrepassato un cancello di sicurezza dell’aeroporto con la sua auto con a bordo la sua figlia di 4 anni presa con la forza dalla madre a Stade, nella vicina Basa Sassonia, in una battaglia per la custodia in corso. Ha guidato appena fuori dall’edificio del terminal parcheggiando sotto un aereo della Turkish Airlines mentre sparava due colpi in aria lanciando due ordigni incendiari.
Lo sfondo di questa storia è una disputa familiare sulla custodia della bambina coinvolta. L’uomo chiedeva che lui e sua figlia avessero la possibilità di lasciare la Germania per volare in Turchia.
La moglie del sequestratore aveva lanciato una chiamata d’emergenza per allertare la polizia del rapimento della figlia. L’uomo era già indagato per il presunto rapimento di sua figlia nel marzo 2022 quando si era recato in Turchia insieme a lei senza autorizzazione, ma la madre ha poi potuto riportare la bambina in Germania.
Il calvario si è concluso con l’arresto senza resistenza dell’uomo sceso dall’auto lasciando la bambina illesa. “La presa degli ostaggi all’aeroporto di Amburgo è terminata dopo ore lunghe e drammatiche”, ha detto il sindaco di Amburgo Peter Tschentscher, ringraziando la polizia per i loro sforzi. “Auguro alla madre, alla bambina e alla sua famiglia tanta forza per affrontare queste terribili esperienze”, ha poi aggiunto.
La polizia tedesca ha cercato per ore di porre fine alla presa degli ostaggi senza spargimento di sangue, riuscendoci finalmente nel primo pomeriggio di domenica. Le trattative si sono svolte con l’aiuto di uno psicologo attraverso la lingua turca, il quale è riuscito a negoziare mentre si sentiva in sottofondo la bambina. Nessuno è rimasto ferito durante lo stallo, dopo che tutti i passeggeri avevano evacuato l’aeroporto.
L’episodio ha sollevato forti preoccupazioni sulla sicurezza all’aeroporto di Amburgo, meno di quattro mesi dopo che gli attivisti per il clima erano riusciti ad invadere la sua pista bloccando gli aerei.