Futuro, Front National & Lega Nord, Identità Francese, Rivoluzione & Vandea. Jeanne d’Arc, Napoleone. E Poi Politica, Progetti, Proposte.
Come Uscire dall’Unione Europea in nome dell’Identità Europea. Che Marion riconosce essere Greco-Romana-Cristiana. E Alleanze Rifiutate, come quella con Sarkozy, “solo un nome, come Fillon, che appartiene all’élite” dichiara la deputata 27 enne. “Destra e sinistra si eguagliano, Noi invece siamo l’Alternativa alla globalizzazione, in nome dell’Identità Nazionale.”
Marion Maréchal – Le Pen guarda al futuro. Con una forte coscienza storica. Dalla Francia di Luigi IX a Napoleone, alla speranza per le presidenziali francesi, alla battaglia comune contro l’Unione Europea, per sortirne e, dalle ceneri, risorgere.
2016
Marion Maréchal – Le Pen intervistata da Chantal Fantuzzi
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Francesco De Maria, direttore di Ticinolive. Chantal Fantuzzi è una studentessa universitaria di Parma, attiva anche come giornalista freelance. La ospitiamo oggi per proporci questa bella e importante intervista con l’astro nascente del Front National, realizzata a Firenze il 25 novembre.
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Identità Francese – Lei ha affermato che in Francia non avreste mai avuto le Assemblee nazionali della Repubblica, senza prima aver avuto quelle della Monarchia. Ritiene pertanto che l’identità francese si rispecchi nella Francia di Luigi IX, di Giovanna d’Arco, del gotico Medioevo o piuttosto nella Francia sorta dopo la Rivoluzione?
Penso che l’identità francese si rispecchi in entrambe. Penso che oggi non si possa parlare oggi della Francia dei Re, di Giovanna d’Arco, del Grande Stato Nazionale, senza parlare anche della Rivoluzione Francese, la quale è stata un’importante parte formante della nostra identità.
Rivoluzione.-E’ stata quindi la Rivoluzione a fondare la vostra odierna identità?
No, non penso. Non ritengo che la Francia sia nata nel 1789, poiché la Repubblica non è stata che un’evoluzione politica della storia di Francia e la Rivoluzione non è stata che uno sviluppo della nostra Nazione. I regimi politici si sono susseguiti e sviluppati, mentre la Francia, con la sua identità culturale, perdurava da tempo. Certamente sul piano intellettuale la Rivoluzione ha evidentemente formato la nostra identità più di quanto abbia fatto la Monarchia; anche se la Repubblica ha represso molte cose, dalle chiese al cattolicesimo sul piano religioso, sul piano dell’organizzazione politica, e anche sul piano istituzionale, per esempio per quanto riguarda l’istituzione del matrimonio.
Cosa pensa della Vandea?
Sarebbe a dire?
Ritiene che la Rivoluzione represse effettivamente con violenza lo spirito religioso dei dissidenti?
Penso che la storia di Francia, come tutti i periodi storici, abbia delle nozioni sia negative che positive, e rifulga di luci e sia oscurata da ombre. La Repubblica non è certamente stata la “Sainte République”; il periodo del Terrore fu assolutamente terribile e il popolo vandeano, in particolare, assistette a un genocidio assolutamente atroce, che noi abbiamo la colpa d’aver minimizzato e dimenticato, per magnificare la Repubblica, allorché ne uscì vincitrice.
Napoleone – L’identità napoleonica. Cosa vi ha reso, cosa vi ha tolto.
Penso che l’epopea napoleonica sia parte fondante della mia nazione. L’imperialismo napoleonico appartiene alla nostra identità. Le assemblee di Stato, le innovazioni sociali furono tutte create da Napoleone. Napoleone fu un uomo che fece realmente grandi cose.
Penso per esempio alle assemblee di stato, è un uomo che con la sua grandeur ha veramente formato la Francia.
Politica&Futuro – Cosa pensa di Sarkozy e del di lui successore, François Fillon?
Penso che Sarkozy come François Fillon siano solamente dei nomi (lo sottolinea, accentuando. N.D.R.) alla stregua di tutti quelli appartenenti alla casta.
Qual è la vostra speranza per le elezioni presidenziali del 2017?
Vincere. Vincere per il bene del popolo francese, cui di diritto spetta il riprendersi il proprio territorio, che noi amiamo e da cui speriamo di continuare a essere riamati, per la nostra battaglia peculiare per l’identità europea e nazionale. Speriamo inoltre di riuscire a mantenere la posizione ottenuta a livello europeo, per portare avanti le nostre battaglie.
Europa – Cosa pensa dell’Euroscetticismo nascente in tutte le parti d’Europa (Fiandre, Germania, Austria, Italia e Inghilterra con la Brexit)?
Penso sia una bellissima novità. Penso che l’attuale Unione Europea non sia l’unione dei popoli d’Europa, bensì un regime politico, che ha fatto molto male ai popoli d’Europa. Per questo ci battiamo per cambiare questa imposizione e per portare avanti un’altra idea d’Europa, basata sull’identità europea, sulla cooperazione con la Russia, che difenda l’identità dei popoli, che difenda la libertà di scegliere, mirante al dialogo, alla partecipazione reale, a sviluppare grandi progetti concreti.
L’attuale Unione Europea è la negazione stessa di identità Europea. Tutti le parti politiche a noi avversarie, di destra come di sinistra, oggi parlano di riformare l’Europa, con più unione europea, più collaborazione, più integrazione, più federalismo. Noi siamo i soli che portiamo avanti una proposta credibile: l’Unione Europea non è riformabile, uscirne è l’unica soluzione.
Lega Nord e Front National – cosa avete in comune con il Vostro alleato d’Oltralpe?
La nostra idea della difesa della sovranità, è comune e siamo lieti di avere in questo alleati come la Lega Nord. Ciò non deve significare che occorra una fusione con il nostro partito o l’acquisizione del nostro modello politico. La sola cosa che domandiamo è la battaglia comune per salvaguardare l’identità europea insita nelle nazioni e nei popoli, senza necessariamente riprendere le idee provenienti dalla periodizzazione francese nazionale o giacobina. Ciascuno è libero di seguire i propri ideali, nel proprio paese.
Noi siamo un partito politico che ha più di 40 anni, e che ha fatto molta esperienza, molte alleanze, che ha avuto un elettorato prevalentemente di destra. Oggi però siamo un’alternativa all’élite governativa. Non siamo per nulla un partito omogeneo, ci hanno raggiunto elettori da diverse parti, sia da destra che da sinistra. Oggi abbiamo in Francia un progetto nuovo e una nuova idea.
Ieri lo slogan era “né destra né sinistra”, poiché miravamo al fomentare un contrasto tra LR (i Repubblicani di Sarkozy, N.D.R.) e i socialisti.
Oggi non c’è più differenza tra le due partiti di destra e sinistra, che sono entrambi sulla stessa linea, condivisa, pro immigrazione, federalista, pro globalizzazione e multiculturalista: La dialettica destra-sinistra non esiste più essendo esse allineate comunemente ed egualmente al potere.
Abbiamo dunque ottenuto ottime posizioni politiche, per le quali siamo oggi ritenuti pericolosi. Siamo arrivati secondi alle presidenziali del 2002, alle elezioni europee del 2014 siamo arrivati primi, pur essendo vittime di accuse che anche i nostri alleati in Italia, come la Lega, conoscono: estremismo, razzismo, populismo, fascismo.
Effettivamente questa strategia della calunnia colpisce tutti noi, poiché noi rompiamo la linea comune della politica passiva che non difende l’identità nazionale e popolare.
Questa propaganda strategica oggi usata contro di noi, fu la stessa adottata da Stalin contro i suoi avversari. All’epoca il dittatore consigliava ai suoi economisti e giornalisti, di accusarli di fascismo e di estremismo per diminuire la loro credibilità sul piano politico, e rifiutare quindi di discutere seriamente di politica con loro. Riusciremo tuttavia a uscire dal sistema, poiché alla fine chi rappresenta il popolo, emerge grazie alla propria credibilità. Proprio come è accaduto nelle Presidenziali degli Stati Uniti d’America.
Intervista di Chantal Fantuzzi
Firenze, Dal Palco dell’Auditorium Al Duomo.
Il Sindaco di Firenze mi ha chiesto se venendo qui penso al Fascismo. Gli ho risposto “No, francamente quando vengo a Firenze, penso a due grandi regine di Francia, Maria e Caterina de Medici.”
Ieratica e grintosa Marion Maréchal-Le Pen, dal palco di Firenze, dopo la conferenza stampa, espone una nuova, dinamica e giovane visione del Front National. Una battaglia comune assieme agli alleati d’Oltralpe.
“Viaggio molto. Poiché ritengo che la nostra generazione politica, la linea del FN, come quella di Fratelli d’Italia e della Lega, abbia una responsabilità storica nei confronti della lotta che dobbiamo portare avanti. Abbiamo delle sfide comuni, abbiamo da combattere l’islam radicale e la finanza globalizzata, abbiamo, infine, da difendere la nostra civiltà. Tutto ciò rappresenta non una battaglia da fare tanto per farla, ma per la nostra sopravvivenza. La nostra lotta non è mirata a sapere di aver un punto in più o in meno nei sondaggi, ma di avere la garanzia, nel futuro prossimo, di essere ancora un popolo maggioritario nella nostra terra. Di sapere di poter ancora affermare la nostra identità greco romana e cristiana. Se invece saremo sottoposti all’islam radicale. Se le donne e gli uomini potranno godere ancora della parità sociale di cui godono oggi, se potremo dire di essere ancora padroni a casa nostra, se saremo ancora liberi oppure avremo donato la nostra libertà all’unione europea o all’islamismo.
In Francia abbiamo già vissuto la vostra situazione. Voi state vivendo, con 15 anni di ritardo, il fenomeno dell’immigrazione di massa e delle conseguenze di esse.
In Francia abbiamo vissuto il problema dell’immigrazione 20 anni prima di voi.
Sapete in Francia che cosa c’è oggi? Pezzi di territorio in cui non c’è più la cultura francese, non c’è più la lingua francese, non vige più la legge francese.
Secondo le indagini più recenti, due milioni di musulmani vorrebbero applicare la Sharia in Francia. E la Francia è quel paese dal quale parte il maggior numero di combattenti jihadisti. Oggi sono 7mila i francesi musulmani schedati, che sono partiti per combattere a sotto l’Isis.
E’ in corso una sfida, tra chi vuole distruggere la nostra civiltà e chi invece combatte per salvaguardarla. La nostra generazione politica risponde a questa sfida. Abbiamo bisogno di un alleato forte in Italia per creare una nuova idea di UE, radicalmente differente dal regime europeo, cui siamo costretti oggi a sottostare. Poiché la nostra idea di Europa è basata sulla sovranità e sulla cooperazione con la Russia.
Marion Maréchal -Le Pen con il Responsabile Politiche Internazionali Lega Nord Giancarlo Giorgetti
Poi l’affondo a Sarkozy. “Oggi la linea di demarcazione non è più destra contro sinistra, ma il partito comune dell’élite, pro immigrazione e pro globalizzazione e chi, come noi, difende invece la Nazione e l’Identità. E’ questo che oggi verte il dibattito.
Per questo abbiamo rifiutato di fare l’alleanza col grande partito di destra di Nicolas Sarkozy, poiché riteniamo che egli e i suoi appartengano al sistema e all’élite governativa.”
Riconosce gli ostacoli che il suo partito ha dovuto superare, con notevole integrità. “Un posizionamento difficile, il nostro, che non è stato premiato a breve termine, (per esempio nelle scorse elezioni regionali. (Nelle quali Sarkozy si alleò con i socialisti pur di arginare la scalata del FN, N.D.R.)) Tuttavia, oggi, avendone guadagnato in integrità, ne stiamo vedendo i frutti: siamo il primo partito di Francia, e siamo considerati la vera alternativa alla precedente politica. Abbiamo confermato la nostra credibilità al popolo, poiché Il Front National ha una posizione netta, chiara, mai compromessasi con gli altri partiti.” Il partito dell’alternativa, il partito dell’Identità, ma anche – e forse soprattutto – il partito dei lavoratori, degli umili, dei dimenticati, degli abitanti delle realtà periferiche obliate dall’élite governativa.
“Il nostro elettorato oggi viene principalmente da destra, ma anche da gente di sinistra; viene da territori molto differenti, dal Nord come dal Sud, che si riconoscono nell’alternativa da noi proposta.
In Francia sentiamo davvero questa differenziazione social-territoriale, tra le grandi città, connesse al mondo e mondializzate e le realtà dimenticate della Francia rurale e periferica, zone vittime di questa politica della mondializzazione, dimenticata dalla politica, nelle quali oggi siamo il primo partito.”
Intervista e Reportage a cura di Chantal Fantuzzi
Marion è arrivata in punta di piedi; con finezza ed eleganza la deputata francese ha ammirato una Firenze marmorea irradiata dalla luna. Ieratica ha rilasciato le interviste. Poi, col temperamento guerriero che le è proprio, ha rilanciato la sua battaglia per il Futuro.