“Abbiamo la certezza che molte delle conoscenze esoteriche che credevamo perdute sono conservate e seriamente amministrate in due secolari istituzioni, la Chiesa cattolica e l’Islam.”
(Dalla relazione di Frà Aldirhan al VI convento iniziatico di Strasburgo)
“Uomo che sei salito sulla Luna, guardati: ora la possiedi ma specchiata in una fogna scoperta … Sul mondo che freme venti caldi e freddi, tempeste sociali.”
(Tratto dalle profezie di Papa Giovanni XXIII)
Il Diario dell’Anima
Angelo Roncalli – il futuro Papa Giovanni XXIII – nacque a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo, il 25 novembre 1881. I suoi genitori, che avevano molti altri figli, erano mezzadri del Conte Morlani e si chiamavano Marianna Mazzola e Gianbattista Roncalli.
A 11 anni entrò come alunno nel Seminario Minore di Bergamo. Ricevette l’abito talare nel 1895, anno in cui iniziò a confidare i propri pensieri alle pagine di un diario, poi definito il Diario dell’Anima, nel quale continuò a scrivere sino al giorno della sua morte, il 3 giugno 1963.
Non getterò pietre contro Mussolini
Nel luglio del 1943 scrisse sul diario: “La notizia più grave del giorno è il ritiro di Mussolini dal potere … un atto di saggezza, che gli fa onore. Non getterò pietre contro di lui. Anche per lui sic transit gloria mundi. Ma il gran bene che lui ha fatto all’Italia resta. Il ritirarsi così è espiazione di qualche suo errore. Dominus parcat illi, Dio abbia pietà di lui.”
Angelo Roncalli amava i viaggi. Desiderava conoscere la gente, i suoi costumi, la sua realtà. Non smise mai di viaggiare, nonostante i molti richiami dall’alto quando era Nunzio apostolico nelle varie sedi, che abbandonava per lunghi periodi per spingersi nel cuore delle diocesi.
Nel 1962, quando già era Papa, si recò in pellegrinaggio ad Assisi e a Loreto. Fu il primo Pontefice dopo secoli a lasciare il Vaticano.
Giovanni XXIII l’antipapa
Divenne il 261esimo Papa della Chiesa cattolica il 28 ottobre 1958 e scelse il nome di Giovanni XXIII.
Giovanni per rifarsi al Battista e all’Evangelista. XXIII per cancellare un antico equivoco storico su un Pontefice che portava tale nome ma che poi divenne antipapa (un Giovanni XXIII vissuto tra il 14esimo e il 15esimo secolo).
Sin dall’inizio il suo pontificato fu febbrile e sconvolge non poco la lentezza burocratica della curia. Mentre stendeva una delle sue prime encicliche, il cardinale segretario di Stato, leggendo alcuni fogli scritti dal Papa gli fece notare come certe parole fossero inventate : “Non sono citate nemmeno nel dizionario Palazzi – commentò. Giovanni XXIII rispose : “Bene, dovremo riformare molte cose. Vorrà dire che riformeremo anche il Palazzi.”
Turchia: l’iniziazione esoterica
Nel 1934 Angelo Roncalli andò in Turchia quale delegato apostolico. A causa dello stato di persecuzione doveva indossare, come tutti i religiosi cristiani, abiti civili. Era sorvegliato, si muoveva con difficoltà, le spie erano ovunque. Ma nonostante questo, chi gli era vicino in quei giorni vedeva un uomo sereno.
Si dice che proprio in Turchia, nel 1935, Roncalli entrò a far parte di una società segreta : “Venne introdotto in una stanza. Al centro della stanza c’erano un grande tavolo e tre sedie. Su una sedia c’era una tunica di lino, fasce colorate e una busta chiusa da un sigillo rosso: conteneva le antiche regole dell’ordine.
Sul tavolo una Bibbia aperta all’inizio del Vangelo di Giovanni, un incensiere, fasce di stoffa colorate, due candelabri in bronzo con tre candele rosse ciascuno.
Poi il simbolo magico ed esoterico dell’ordine al quale Angelo sarebbe stato da lì a poco iniziato. Sotto il simbolo, tre rose incrociate, di stoffa: una rossa, una nera e una bianca.”
Rituali segreti
Durante la cerimonia d’iniziazione ad Angelo Roncalli fu chiesto di scegliere il nome che avrebbe avuto all’interno dell’ordine.
Scelse Johannes, Giovanni, il nome che avrebbe scelto anche 23 anni dopo quando diventò Pontefice. Ricevette la consacrazione della spada, gli vennero insegnate parole segrete, segni di riconoscimento, antichi rituali.
Gli venne insegnato il lavoro da compiere tre volte al giorno, quando il sole si trovava in punti precisi del suo cammino. Lo avrebbe compiuto ogni giorno della sua vita, sino alla morte.
Gli venne detto che “Negli stessi tre momenti in ogni parte del mondo i nostri fratelli compiono gli stessi gesti, ripetono le stesse parole. La loro forza è grande, viene da lontano e agisce ogni giorno sull’umanità.”
Le profezie
Le profezie che Angelo Roncalli scrisse nel 1935, quando entrò a far parte di questo antico ordine esoterico, coprono un periodo che va sino al 2033.
Profezie – per citarne solo alcune – su una Chiesa senza più Pontefice, sull’umanità, su entità extra terrestri che vorranno comunicare con gli uomini, sulla caduta del Muro di Berlino, sui massacri in Sud Africa, sulla caduta di capi di Stato, sull’estremismo islamico, su situazioni di tensione nella regione del Mediterraneo.
Il libro che le riporta – e da cui sono stati tratti i passaggi di questo articolo – si intitola “Le profezie di Papa Giovanni” ed è stato scritto nel 1976 da Pier Carpi, giornalista ed esperto in discipline esoteriche.
Giovanni XXIII fu dichiarato beato da Papa Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000. Ancora oggi viene ricordato come “Il Papa buono.”