2017
Era il fotografo preferito di Bowie
Masayoshi Sukita ha avuto con David Bowie un rapporto di confidenza mai raggiunto da nessun altro fotografo. Ora le sue magnifiche immagini, scattate alla rimpianta leggenda della musica nell’arco di 40 anni, sono in mostra a Lugano.
David Bowie era il camaleonte del pop e ha influenzato lo stile di diverse generazioni. Masayoshi Sukita è uno dei più importanti fotografi della scena artistica, cinematografica e musicale di Londra e New York. Questi due artisti eccezionali sono stati legati da una amicizia molto stretta, che nel corso dei decenni si è palesata in immagini uniche ed estremamente personali. L’azienda ThinkDesign presenta questi scatti intimi ed emozionanti in prima nazionale svizzera dal 9 marzo al 26 aprile 2017 presso la galleria d’arte DIP contemporary art di Lugano, inaugurata nel 2016. Lo stilista John Richmond, che oltre a Bowie ha vestito e veste Mick Jagger, Rod Stewart e altre icone della musica, impreziosisce l’evento con la sua nuova collezione realizzata in collaborazione con il marchio Mantero. L’esposizione si concluderà con uno spettacolare omaggio a Bowie al Casinò di Campione d’Italia, che rivisiterà varie pietre miliari della vita dell’artista.
Osservando le immagini di Masayoshi Sukita sembra di poter guardare nell’anima di David Bowie. I due si conobbero per la prima volta nel 1972 dopo un concerto; all’epoca la superstar britannica era nel suo periodo Ziggy Stardust e già stregava il pubblico col suo carisma ineguagliato. Era assediato da centinaia di fotografi e giornalisti. Ricorda Sukita: “Quando toccò a me ho pensato semplicemente: stappiamo una bottiglia di vino e rilassiamoci”. Da questo primo incontro si svilupparono un rapporto e una collaborazione continuativi durati oltre 40 anni e contraddistinti da una vicinanza che la superstar non concesse mai a nessun altro fotografo. Masayoshi Sukita non solo immortalò in maniera estremamente personale le innumerevoli metamorfosi di Bowie, creando tra l’altro la leggendaria copertina dell’album “Heroes”, ma fino alla prematura morte dell’artista lo seguì anche in momenti molto privati nei quali, privo di trucco e abiti di scena, appare estremamente avvicinabile e vulnerabile.
La mostra fotografica di Lugano presenta David Bowie in tutta la sua capacità di metamorfosi come una delle più grandi icone pop del secolo e come persona colta nella sua quotidianità, lontano da qualsiasi eccentricità. “Bowie era una persona profonda, e io lo mostro in tutte le sue sfaccettature” afferma Sukita e aggiunge: “In ogni sua fase è stato sempre completamente se stesso”. C’è di che essere impazienti!