Cultura

Chi comanda il mondo? il problema del governo economico-finanziario.

Mentre è possibile abbattere un regime politico, è quasi impossibile abbattere un regime economico-finanziario senza che ciò non implichi un enorme cambiamento nella vita pratica delle persone.

Per questo è quasi impossibile liberarsi dalla presa dei poteri globalisti occidentali, che sono in prima e ultima istanza poteri economico-finanziari.

Un’ economia ipertrofica come quella del capitalismo assoluto, sul modello americanista, genera non soltanto l’integrale mercantilizzazione della vita sociale, ma inevitabilmente la formazione di poteri immensi, che hanno nelle enormi quantità di denaro che possiedono e che gestiscono la fonte della loro supremazia e legittimità.

La civiltà moderna, accecata dall’avere, ha dato a Mammona un potere assoluto, e ora, anche se volesse, non può più toglierglielo, se non a rischio di enormi sacrifici che non è peraltro disposta a fare. Siamo nella weberiana “gabbia d’acciao”.

Certamente questi enormi poteri globalisti non mirano soltanto al profitto illimitato, ma ormai a tutte le forme più sovversive di ingegneria sociale. I fini di questi poteri non sono soltanto economici. Sono “filantropici”, cioè diciamolo chiaramente, nichilisti e sovversivi (gender-queer, meticciato, governance mondiale, insettofagia, ecc).

Ma questo delirio di onnipotenza è la conseguenza del potere economico, divenuto unico indiscusso potere di una civiltà individualista e soggettivista che ha abbattuto qualsiasi forma di autorità. Hanno ucciso l’autorità perché dominasse solo il denaro. E’ la tragedia della sinistra, che “fa sempre il gioco del grande capitale, qualche volta persino senza saperlo” (Oswald Spengler).

Per questo i poteri globalisti devono combattere, sotto la bandiera a stelle strisce, le “autocrazie” dovunque si trovino (dalla Russia al Venezuela, dall’Iran alla Corea, dalla Cina alla Turchia ) perché col pretesto della libertà il mondo possa essere unito da chi gestisce i “mercati finanziari”. Un mondo unito non tanto dai burattini come Mario Draghi e come Emmanuel Macron (che già sarebbe un incubo) ma da chi gli sta dietro.

Un mondo completamente liberato, emancipato, a suon di “diritti” e di umanitarismo. Cioè un mondo completamente asservito. Dove l’uomo sia completamente libero di volere solo la sua integrale schiavitù e di amare solo la sua miserabile degradazione.

Martino Mora

Relatore

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