CONCORSO CINEASTI DEL PRESENTE
Germania, Svizzera · 2024 · DCP 2K · Colore · 94′ · v.o. Tedesco
I nostri giovani. Quelli che vivono nel mondo che gli abbiamo creato. Simon, il protagonista, marina la lezione di ginnastica e, sulla strada di casa incrocia un amico che gli propone di andare, con altre ragazze e ragazzi, a nuotare nel fiume.
Der Flek/Il luogo, è questo. Un boschetto sul bordo del fiume, spiaggetta di pietre levigate, dolci, antiche. Una natura verde, invitante, rinfrescante. Si gioca a carte, si fumano sigarette, ci si abbandona al presente, come in attesa. Discorsi da ragazzi, niente alcool, niente droga, niente sesso (a parte un paio che si baciano in bocca e due fidanzatini seduti nascosti sotto un asciugamano che si scambiano parole e carezze affettuose).
Simon gironzola nella natura con poco interesse per il resto della compagnia. Li osserva, sorride, fuma con loro.
Natura che rivela le tracce di chi vi è stato in precedenza: pezzi di plastica, di stracci, di sacchetti abbandonati, anche di un paio di poltrone e una vecchia radio e, in fondo ad un piccolo burrone, un vecchio frigo.
Una pallonata lo colpisce al naso che si mette a sanguinare. È la scusa, per una ragazza, di avvicinarlo, porgergli un fazzoletto e decidere di allontanarsi con lui dalla compagnia.
Alla fine della serata, su uno spazio deserto, un “rave party” con impianto acustico alimentato dalle batterie delle auto.
Dice il regista: “mi piacerebbe lasciar intravvedere qualcosa in grado di fronteggiare la solitudine esistenziale del nostro presente. Alla fine dei conti la redenzione sta nell’incontro.”
…candidato, tra l’altro, al premio “verde”, speravo qualcosa in più.
A cura di Desio Rivera