Aveva provato un allenamento diverso, questa volta. 

Gianmarco Tamberi, 32 anni, 1.92 per soli 75 kg, era arrivato a perdere 10 kg, a ridursi a diete drastiche, per saltare più alto possibile, per volare leggero. 

Eppure, lui, quando pesava di più, aveva saltato 2,37 m, laureandosi campione europeo. 

Un record, che tuttavia i suoi rivali alle olimpiadi di Parigi 2024, non hanno raggiunto. 

Le olimpiadi dei salti sono infatti state vinte da il neozelandese Hamish Kerr, che ha battuto lo statunitense Shelby McEwen, superando i 2.34 m. 

In realtà, entrambi avevano saltato 2.36, con tre errori a 2.38, pertanto avrebbero potuto scegliere di “ dividersi” l’oro (pur avendo una medaglia a testa e un inno per ciascuno), come a Tokyo fecero Gianmarco Tamberi e Mutaz Essa Barshim, facendoci sognare. 

Invece, il neozelandese ha rifiutato e scelto di gareggiare ancora, battendo il campione in carica, che sembrava essere a tutti l’americano. 

Se avesse scelto di “ spartirsi” l’oro, ci sarebbe stato un podio anche per l’altro italiano, che ha tenuto altri valori di salti: si tratta di Stefano Sottile, classe 1998, che è arrivato quarto, saltando 2.34, posizionandosi – soltanto per quanto riguarda un errore – di dietro il qatariota, che questa volta è arrivato terzo.

L’eliminazione di Tamberi, a una sconfitta dura per l’Italia e anche per tutti coloro che, spassionatamente, seguivano il tre volte campione europeo, nonché una volta campione olimpico, mondiale, mondiale indoor, europeo indoor, e due volte giochi europei: tutte queste vittorie sono ovviamente medaglie d’oro. 

Di certo, ha pesato la colica renale che lo ha portato, sino alla sera prima, a vomitare sangue, così come l’atleta stesso ha dichiarato.

Il suo Record non è stato battuto, alle ultime olimpiadi: a Monaco, nel 2016, saltò infatti 2,39 m; a Hustopece, nello stesso anno, 2.38 m. 

Sei volte campione nazionale assoluto, dal 2012 al 2022, ci si chiede ora se la leggenda del salto in alto, continuerà la sua carriera oppure sceglierà di vivere la sua vita. 

Non sono stati clementi cronisti nei confronti della nuova promessa salto in alto italiano che giusto ieri a stabilito la miglior prestazione italiana di sempre: si tratta del piemontese Sottile, che che ora è secondo solo allo stesso.