Recensione a cura di Desio Rivera

Piazza Grande

Sauvages CH/F/B

Regia di Claude Barras

Fantastico! Mi è piaciuto un sacco! 

Un film “per bambini” con temi che ai grandi fa bene ascoltare e condividere. Come dice il regista “ Con Sauvages volevo parlare del mondo che cambia a grande velocità, delle generazioni che si succedono, delle “tradizioni” che scompaiono. Di come tramandare dei valori nonostante tutto, e un senso del dove siamo diretti.”

Gli argomenti che tratta con arguzia, umore, momenti di commozione e, purtroppo, per chi sa, molto basati sulla realtà di speculazioni, intrallazzi, devastazioni, complici di chi “prima i soldi”,  ci danno lezioni di vita, di quella che dovrebbe essere la vita di convivenza con un bellissimo futuro. Ma con tanta empatia e senza moralismi o minacce di dover scegliere tra il giusto e sbagliato. Il giusto si capisce perfettamente quale è.

Colori vivacissimi, immagini e suono coinvolgenti e curatissimi. Marionette espressive che risultano vive, come attori e animali reali. La storia, che subito prende,  ci fa entrare in questa coloratissima piantagione di palme da olio. Sorta ai bordi, togliendone un pezzettino, della (ancora) enorme foresta ancestrale, vergine e maestosamente meravigliosa, e abitata da chi consideriamo i selvaggi. I selvaggi, chiaramente, invece siamo noi. 

La bimba protagonista, Kéria, soccorre un cucciolo di orango. Figlia di un addetto stipendiato dai proprietari della piantagione di palme, si scoprirà che ha parenti stretti e origine in quella popolazione “primitiva” che abita la foresta incontaminata. E lo scopriamo grazie alla visita di Selai, suo cugino, che si rifugia a casa loro per sottrarsi al conflitto che oppone la sua famiglia alle compagnie forestali. Sono seriamente minacciati, come lo è la “loro” foresta. 

E, insieme a loro, con sincera voglia di tifare per quelli giusti, li vedremo affrontare ogni ostacolo per combattere la distruzione programmata. 

Ancora una felice serata in Piazza Grande, con  bimbi, dai 12 in su, c’è scritto (se sono da soli, immagino). Con mamma e papà, senza limiti di età…