La procura generale di Berlino ha emesso un mandato d’arresto europeo nei confronti di Volodymyr Zhuravlov, un subacqueo professionista ucraino di 44 anni, residente in Polonia, accusato di essere uno dei principali responsabili del sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, avvenuto il 26 settembre 2022.

Questa rivelazione è emersa da un’inchiesta congiunta condotta dal canale televisivo tedesco ARD e dai quotidiani Süddeutsche Zeitung e Die Zeit. Secondo le indagini, Zhuravlov e altri sei complici avrebbero piazzato ordigni esplosivi a una profondità di 80 metri nel Mar Baltico, distruggendo tre dei quattro tubi dei gasdotti.

Zhuravlov, che è anche istruttore di sub, è sospettato di aver guidato il commando durante l’operazione, camuffandosi da gruppo di turisti. Il commando avrebbe noleggiato lo yacht a vela “Andromeda”, immatricolato in Germania, per compiere l’attacco.

L’emergere della pista ucraina ha suscitato interrogativi a Berlino, ora chiamata a gestire delicati equilibri diplomatici con Kiev. Nonostante le prove che sembrano indicare un coinvolgimento ucraino, il governo tedesco non ritiene che l’inchiesta possa compromettere i rapporti tra i due Paesi. Tuttavia, la situazione pone una sfida diplomaticai mportante per la Germania, che deve calibrare attentamente la sua risposta al sabotaggio mantenendo al contempo il sostegno all’Ucraina nel contesto del conflitto con la Russia.

L.T.