Una vecchia intervista (maggio 2013)
Tocca oggi a uno dei principali esponenti della Lega dei Ticinesi concederci un’intervista. L’on. Michele Foletti, presidente del Gran Consiglio e neo-eletto municipale di Lugano, si esprime a tutto campo sull’attualità politica cittadina e ticinese. Un’intervista del professor Francesco De Maria.
Lei riveste una carica istituzionale importante. Quando la Lega (o il Mattino) ne combina una grossa (càpita), non manca mai qualcuno che esclami “Prenda posizione il presidente del Gran Consiglio…” – variante: “Che ne dice il capo del dipartimento Istituzioni?” In simili circostanze lei si sente imbarazzato?
Michele Foletti Guardi, se il Presidente del Gran Consiglio dovesse prendere posizione ogni qualvolta qualche eletto viene preso di mira potrebbe svolgere l’attività a tempo pieno. Non si tratta unicamente del Mattino, ma vi sono altri mezzi di informazione che ne combinano di grosse senza parlare poi della galassia legata ai social network.
Ci descriva la sua attività quale presidente del Legislativo. Ha un aneddoto divertente per noi?
MF Vi è un’attività corrente che è legata alla gestione del funzionamento del Parlamento, alle uscite sul territorio e alla presidenza delle sedute, poi un’attività un po’ più straordinaria legata a vari progetti. Quest’anno ad esempio abbiamo introdotto la diretta streaming e TV delle sedute, abbiamo cercato di eliminare il più possibile la carta distribuita ai colleghi parlamentari e abbiamo proceduto alla nomina del nuovo segretario. Tutti compiti diciamo straordinari. Un aneddoto? Quella volta che ero in visita ufficiale a Campione e il loro protocollo imponeva che avessi una scorta di polizia: si aspettavano “l’auto blù” e invece mi hanno trovato alla guida della mia Panda rossa…
Una delle più fondate (a mio avviso) critiche che vengono mosse alla Lega è la seguente: chiede, esige, a gran voce e battendo i pugni sul tavolo, cose impossibili, sapendo perfettamente che lo sono. Lei che ne pensa?
MF Penso che la Lega ha avuto il grande merito di far aprire gli occhi anche agli altri partiti si determinati problemi. Ieri, 1° maggio, il PS era in piazza a manifestare contro i bilaterali… cosa impensabile solo due anni fa. La Lega fa anche proposte e lancia iniziative che vengono avversate da tutti. Nessuno però cerca il dialogo o un accordo per trovare soluzioni, come nel caso dell’iniziativa fiscale quando eravamo disponibilissimi a discutere un controprogetto. Nessuno lo ha proposto, salvo poi dire tutti che comunque occorre intervenire per ridare competitività al nostro Cantone.
Un certo partito è famoso per avere due “anime”. Le ha anche la Lega? Non stanno forse all’origine della sua (apparentemente inesauribile) fortuna politica?
MF Credo che la Lega abbia tante anime, non solo due e la sua grande capacità di farle vivere (e non solo convivere) è il segreto del suo successo
Eros Nicola Mellini un giorno (non troppo lontano) è sbottato: “NOI siamo di destra, mentre la Lega non lo è affatto!” Ha ragione?
MF Direi di sì, nel senso che la Lega non ha mai ragionato secondo i vecchi schemi destra-sinistra. E’ proprio questo sistema che la Lega ha scardinato e che altri movimenti moderni hanno saputo oltrepassare. Guardi ad esempio i Verdi ticinesi: sono di destra o di sinistra? Però se ci fa caso chi resta ancorato al vecchio schema non cresce, chi lo supera ottiene sempre qualche voto in più.
Michele Foletti, si metta una mano sul cuore. Se Lei fosse un membro dell’ UDC Ticino, percentualmente una delle più piccole sezioni svizzere del massimo partito, non odierebbe la Lega?
MF Sinceramente? No, non la odierei perché non è la Lega che impedisce all’UDC di crescere, ma è l’UDC stessa che si presenta vecchia, conservatrice e poco attenta alle esigenze di una società che cambia. Basti pensare al fatto che è contraria al voto per corrispondenza nelle elezioni.
Nell’aprile 2015 la Lega potrebbe perdere la maggioranza relativa in governo? C’è chi vede in questa evenienza la prima rivincita possibile degli sconfitti.
MF Mancano due anni ed è un tempo lungo, può succedere di tutto. Spero solo che gli altri partiti non rimangano due anni ad attendere la possibile sconfitta della Lega, ma si diano da fare per risolvere qualche problema. Credo che la Lega dovrà dimostrare maturità e solidità in questi due anni e potrà farcela a riconquistare il secondo seggio.
Il Vecchio Potere ha governato la Città regina per non so più quanti anni, ho perso il conto. Ora la Lega ha conquistato, dopo una dura battaglia, Lugano. Nell’immediato, che cosa cambierà? Quali le nuove linee di sviluppo?
MF Nell’immediato ci sono da fare alcuni lavori urgenti per ridare slancio all’amministrazione e riportarla ad un buon grado di efficacia nella sua azione. Nel frattempo occorre indidividuare i settori da sviluppare a medio e lungo termine. Sarà un lavoro importante perché non possiamo permetterci di sviluppare qualsiasi settore: le nostre risorse ci impongono di fare delle scelte e darci delle priorità.
(ri-)Eccola finalmente in Municipio, una bella soddisfazione. Finanze ed economia, compiti importanti (ma anche un bel mal di testa in anni di crisi). Ci parli dei suoi progetti di gestione dell’Area.
MF Al momento sto cercando di capire e comprendere la situazione che abbiamo ereditato, che non mi sembra delle più sane. Sicuramente il primo obiettivo sarà quello di imporre più disciplina a tutti nella gestione della spesa e in quella delle risorse in modo da poter avere il controllo sulla situazione ed iniziare a preparare il piano finanziario e a dare delle priorità agli investimenti anche perché la città non può permettersi di avere troppi cantieri aperti contemporaneamente.
Foletti in Consiglio di Stato. È stata una pura ipotesi o una possibilità concreta?
MF Ho sempre detto, in tempi non sospetti, che avevo al massimo il 5% di possibilità di andare in Consiglio di Stato. La scelta non toccava a me, al massimo sarei stato disponibile se mi fosse stata data l’opportunità.
Sul caso Barra ognuno ha detto la sua. Allora anche Foletti.
MF Con Michi ci siamo sempre parlati francamente e personalmente l’ho sostenuto anche in questi ultimi giorni. Per lui fare il Consigliere di Stato sarà un grande cambiamento perché era abituato ad altri ritmi di vita. Però lo sa e ne è consapevole e quindi non ho dubbi che darà il massimo per il nostro Cantone.
Parliamo di ReGiorgio, dopo 29 anni ha diritto che si parli di lui. A) Dove ha brillato? B) Dove ha mancato?
MF Giudici ha avuto la forza delle idee e delle intuizioni, è forse mancato di presenza nell’ultima legislatura perdendo un po’ il controllo dell’insieme dell’attività del Municipio.
Rifacciamo (è un gioco!) la storia con un “se”. Se Giudici in autunno avesse rinunciato, come sarebbero andate le cose?
MF Penso non molto differentemente da come sono andate in aprile: il PLR avrebbe perso comunque un Municipale e forse non avrebbe avuto neppure il vice-sindaco, ma avrebbe messo un giovane in Municipio.
Giudici ha preteso e ottenuto la carica di Vicesindaco e (forse con il cuore pesante) resta in Municipio. Questa decisione l’ha sorpresa?
MF No, so che Giudici ha dei progetti che gli interessano molto e vuole concluderli (o almeno farli partire).
Come si può sostituire un “presidente a vita” unico e irripetibile? Questo è un problema reale, secondo me. Forse lasciando vacante la carica?
MF Forse proprio lasciando la carica vacante. In ogni modo penso sia difficile che la Lega possa avere ancora un Presidente, al massimo ci sarà un cordinatore capace di ascoltare tutti e fare un sunto delle varie idee.
C’è chi dice (fregandosi le mani): per il Mattino non ci saranno più i soldi. Sussiste questo pericolo?
MF Certo, è un pericolo concreto. Il Nano era un generoso che metteva i suoi soldi per finanziare il Mattino. Dovremo impegnarci tutti a trovare delle soluzioni per dare continuità al domenicale e sono convinto che ci riusciremo, con il contributo di tutti, pur piccolo che sia.
Parliamo di colui che viene oggi considerato il numero uno della Lega: Marco Borradori. Uno strano, stranissimo leghista. Così gentile, così ben educato… In via Monte Boglia sembrerebbe un marziano.
MF Anche lei è uno di quelli che credono che in Via Monte Boglia ci siano solo orchi che mangiano bambini o che Borradori non sappia imporsi o alzare la voce?
Nella mia abbastanza lunga vita ho visto la Lega nascere, battersi alla disperata, crescere, subire, vincere: un’azione corrosiva che ha causato la disgregazione progressiva di un potere consolidato. In 22 anni molto è stato ottenuto. E i due capi storici sono morti, da ultima l’Icona che personificava il movimento. Viene spontaneo riflettere a una nuova Lega dell’anno 2013…
MF Certo la Lega dovrà rinnovarsi nell’organizzazione, ma non nello spirito. Il nostro è sempre stato un movimento fresco e light e queste caratteristiche l’hanno reso anche un po sexy. Nel nostro DNA siamo molto differenti dagli altri partiti e quindi non gli assomiglieremo mai. Al momento direi che quella del 2013 è una lega vincente, che sa incassare e reagire. Abbiamo persone di esperienza, giovani capaci e persone che iniziano a fare politica e questo mi fa ben sperare per il futuro e nella capacità di rinnovarci.
Terminiamo con la domanda meno importante. Le capita di leggere Ticinolive?
MF Ogni tanto sì, leggo i portali soprattutto attraverso twitter (quando vedo il lancio di una notizia che mi interessa) e quindi se c’è un vostro tweet che mi incuriosisce vado a vedere.
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