La morte di Edoardo IV (9 aprile 1483), l’avvento del re giovinetto e il “colpo di stato” del 30 aprile. Il duca di Gloucester diviene Lord Protettore.
Il primo re yorkista Edoardo IV era figlio del duca di York, Riccardo, che inseguendo il sogno della regalità durante la guerra delle Due Rose (la rosa rossa di Lancaster, la rosa bianca di York) perse la vita, giustiziato sul campo dai fedeli di re Enrico VI.
Il giovane Edoardo divenne re dopo la grande vittoria di Towton (1461). A seguito di vicende alterne l’infelice re deposto Enrico fu assassinato nella Torre di Londra (1471). Secondo Shakespeare, dallo stesso duca di Gloucester (poi Riccardo III).
Edoardo IV era biondo, alto, robusto e… womanizer (non è necessario tradurre). S’incapricciò di una bellissima vedova, Elizabeth, Lady Grey, e accettò di sposarla, benché il rango di lei fosse inadeguato a tali altissime nozze. Elizabeth disse al re: “So di essere troppo bassa per diventare la moglie del re, ma so anche di essere troppo alta per diventare la sua puttana”. Il re cedette.
La regina diede a Edoardo non meno di dieci figli (e due maschi aveva avuto dal precedente matrimonio). Dopo 22 anni di regno il re si ammalò e presto morì. Gli succedeva un ragazzo di 12 anni, Edoardo V. Suo zio Riccardo, duca di Gloucester, divenne Lord Protettore e in pratica assunse il potere nel regno. Il “partito della regina” – vasto gruppo di parenti e profittatori che era giunto in alto al seguito di Lady Grey e si era satollato di titoli e ricchezze – vide il pericolo mortale e tentò di resistere.
Ma Gloucester agì fulmineo. Il 30 aprile, a Stony Stratford, dopo essersi concertato con il duca di Buckingham, si impadronì del piccolo re. I capi del “partito della regina” furono arrestati e rapidamente mandati a morte. Edoardo V era nelle mani dello zio, cui era affidato il compito di “proteggerlo”.
“Io non mi metterò a cena prima di aver visto la sua testa!” Il ciambellano Lord Hastings è accusato di tradimento e decapitato all’istante (13 giugno)
Gloucester ormai ha sentito il profumo della corona, dalla quale lo separa un debole e innocente giovinetto. Sonda Buckingham, elargendo grandi promesse. Il duca acconsente. Ma non Lord Hastings, il potente Gran Ciambellano della casa reale, che non rinnega la sua fedeltà al piccolo re. Una riunione di Stato è convocata il 13 giugno alla Torre di Londra. Ecco che Hastings compare alla presenza del Lord Protettore.
“Ditemi tutti, voi tutti, che cosa meritano coloro che con diabolici complotti cospirano la mia morte e hanno menomato il mio corpo con incantesimi di streghe?”
Hastings è svelto a rispondere per primo. “Il tenero amore che porto a Vostra Grazia mi spinge a dire: essi meritano la morte!”
“Siano allora i tuoi occhi i testimoni della tua sventura, Hastings. Guarda il mio braccio com’è paralizzato e contorto. Tu sei un traditore. Via quella testa! Lovel e Ratcliff, occupatevene voi. Per san Paolo, io non farò cena finché non la vedrò separata dal corpo”.
Lasciarono a Hastings un breve tempo per confessarsi. Sul prato della Torre gli fu mozzata la testa.
Il piccolo re e il piccolo duca di York sono bollati come bastardi in un’omelia del dr. Shaw a St Paul’s Cross (22 giugno)
Il trono è sempre più vicino a Riccardo ma bisogna fare ancora un ultimo passo. Robert Stillington, vescovo di Bath e Wells, possiede un’informazione preziosa: il re, all’atto del suo matrimonio con Elizabeth Woodville, vedova Grey, era già segretamente sposato con un’altra gentildonna. Dunque il suo matrimonio è invalido e tutti i suoi figli – in particolare Edoardo V e il duchetto di York – sono bastardi.
“Il vescovo svelò al duca di Gloucester che suo fratello, re Edoardo, si era formalmente promesso in fidanzamento a una giovane e bellissima dama e le aveva promesso di sposarla alla condizione di poter giacere con lei; la dama acconsentì e, come affermò il vescovo, si sposarono senza che alcuno fosse presente, salvo loro due ed egli stesso (cioè il vescovo). Nessuno parlò, e la vicenda rimase segreta”.
La notizia si diffuse e il 22 giugno 1483, davanti alla cattedrale di San Paul a Londra, il dottor Shaw tenne un violento sermone, dichiarando illegittimi il re Edoardo V e suo fratello Riccardo, duca di York. Unico legittimo erede era dunque Riccardo di Gloucester.
A seguito del sermone, i cittadini di Londra promossero una petizione al Lord Protettore invitandolo ad assumere il peso della corona e dopo quattro giorni di (finta) esitazione, il 26 giugno, Riccardo finalmente accettò e con grande solennità fu incoronato re.
La lunga estate del 1483. I principi nella Torre di Londra svaniscono nel nulla.
Dal mese di maggio i due principi soggiornarono nella Torre, ospiti regali ma in pratica prigionieri dell’usurpatore. Da un certo momento in poi nessuno li vide più e il popolo incominciò a mormorare. Moltissimi anni passarono…
Nel 1674 vennero iniziati importanti lavori di ristrutturazione all’interno della Torre, particolarmente nella White Tower (Torre bianca). Alcuni lavoranti, durante le fasi di scavo, rinvennero una scatola di metallo: la aprirono, ed all’interno trovarono due scheletri di bambini, uno un poco più grande dell’altro. Informati della scoperta, gli storici, sulla scorta della Storia di ‘Riccardo III di Tommaso Moro , stabilirono che quelle erano le ossa dei principi. Il monarca sul trono, Carlo II, ordinò che essi fossero sepolti secondo il rango e nel luogo loro consono, ovvero l’Abbazia di Westminster, e pose sulla loro tomba questa lapide, tuttora visibile:
« Qui riposano i resti di Edoardo V, re d’Inghilterra, e Riccardo, duca di York. Questi fratelli vennero imprigionati nella Torre di Londra e lì soffocati con i cuscini, sepolti in forma privata e frettolosamente su ordine del loro zio Riccardo l’Usurpatore; le loro ossa, a lungo ricercate e desiderate, vennero ritrovate dopo 191 anni il 17 luglio 1674 ai piedi delle scale (che conducevano alla cappella della White Tower) dove erano state riposte, e vennero riconosciute secondo prove inconfutabili. Carlo II, principe compassionevole, impietosito dalla loro sventurata sorte, ordinò che questi Principi venissero sepolti tra le tombe dei loro predecessori. Anno 1678, 30esimo del suo regno. » |
(Shakespeare)
RICCARDO III
Ti chiami Tyrrell?
JAMES TYRRELL
Sì, mio signore, e sono un suddito obbediente.
RICCARDO III
Veramente lo sei?
TYRRELL
Mettetemi alla prova.
RICCARDO III
Saresti pronto a uccidere un mio amico?
TYRRELL
Certamente. Ma preferirei uccidere due vostri nemici.
RICCARDO III
Ecco allora, li hai! Due grandi nemici, nemici del mio riposo e del mio dolce sonno. Tyrrell, voglio dire, i due bastardi nella Torre.