2013

Chi era il misterioso “prigioniero X” detenuto in gran segreto nella prigione israeliana di Ayalon, a sud di Tel Aviv, tra il febbraio e il dicembre 2010? Quali segreti conosceva per far sì che la giustizia israeliana e i servizi di sicurezza interni imponessero la più severa censura ai media e alle organizzazioni dei diritti dell’uomo che avevano cercato di indagare?

Qualche elemento è stato dato martedì 12 febbraio da un’inchiesta del canale televisivo australiano ABC: Ben Zygier, ebreo-australiano emigrato in Israele nel 2001, morto a 34 anni, era stato reclutato dal Mossad, i servizi segreti israeliani.
Le autorità di Tel Aviv restano sul vago e hanno rilasciato poche dichiarazioni.

1. Chi era Ben Zygier?
Uno che parlava troppo, secondo un suo vecchio amico che ha chiesto di restare anonimo : “Non avrei mai immaginato che uno come lui facesse parte del Mossad.”
Nato a Melbourne in una famiglia molto attiva in seno al movimento ebraico, Ben Zygier aveva deciso di immigrare in Israele nel 2001. Qui si era sposato e aveva avuto due bambini.

2. Perché era stato arrestato?
Il profilo di Ben Zygier aveva messo in allerta l’Asio, i servizi segreti australiani, dopo che, tornato in Australia, Zygier aveva fatto richiesta di un nuovo passaporto a nome di Ben Allen.
In seguito, secondo i media, l’uomo avrebbe ancora cambiato identità, prendendo il nome di Ben Alon e di Benjamin Burrows.
Zygier avrebbe fatto parte di un gruppo con altri due israelo-australiani che l’Asio teneva sotto controllo dal gennaio del 2010. Il giornale Sydney Morning Herald scrive che i tre uomini usavano i loro nuovi passaporti per viaggiare in Iran, in Siria e in Libano e che facevano parte di una società che vendeva all’Iran materiale elettronico.

Nel febbraio 2010 Zygier era stato informato da un giornalista australiano del “peso” della sua appartenenza al Mossad e del fatto che l’Asio lo tenesse sotto controllo.
Questa conversazione, scrive il quotidiano israeliano Ha’aretz, potrebbe essere legata all’arresto, avvenuto qualche giorno dopo.

Secondo alcuni media australiani, Zygier era stato arrestato perché stava per divulgare al governo australiano oppure alla stampa informazioni sulle operazioni segrete di Israele.
L’arresto era capitato in un momento di vive tensioni fra Israele e Australia.
Mahmoud Al-Mabhouh, un quadro militare del gruppo palestinese di Hamas, era stato ucciso a Dubai nel gennaio 2010. Secondo le autorità di Dubai, gli esecutori dell’omicidio avevano usato passaporti di diverse nazionalità – tra cui un falso passaporto australiano.
Ben Zygier faceva parte del commando che aveva ucciso Al-Mabhouh? Il giornale del Kuwait Al Jarid afferma di sì, citando fonti occidentali anonime. Altre fonti, tra cui la polizia di Dubai smentiscono.

3. Come ha fatto, Ben Zygier, a suicidarsi in una prigione di alta sicurezza?
Zygier è stato trovato impiccato nella sua cella nel dicembre 2010. Un suicidio sospetto.
Il “prigioniero X” era rinchiuso in una cella dotata di videocamere che permettevano una sorveglianza costante, 24 ore su 24. Il sistema di sorveglianza identifica i movimenti e la respirazione del prigioniero. Un allarme scatta nel caso di mancanza di movimento in un lasso di tempo di 50 secondi.
Avigdor Feldman, l’avvocato di Zygier, aveva visto il suo cliente il giorno prima della morte : “Durante la nostra conversazione non ho avuto l’impressione che si trattasse di un uomo in procinto di suicidarsi – commenta – Era inquieto a causa delle circostanze ma non era emotivamente distrutto o depresso.”
Un editorialista del giornale Ha’aretz evoca due scenari : una negligenza del servizio penitenziario o l’altra alternativa : qualcuno ha spinto Zygier alla morte, psicologicamente o addirittura fisicamente.
“Le domande sono numerose e inquietanti (…) C’è stato un tentativo da parte di diversi organismi governativi, tra cui il procuratore generale e gli agenti di sicurezza, di impedire un’indagine indipendente sulle circostanze della sua morte? – s’interroga Shimon Shiffer, editorialista sul Yediot Aharonot.

4. Di cosa era accusato Ben Zygier?
Le procedure attorno alla sua detenzione fanno pensare a un coinvolgimento in atti di spionaggio, tradimento, possesso di informazioni sensibili che se rivelate potrebbero porre una minaccia immediata a Israele.
Ex-membri dei servizi segreti israeliani affermano che la detenzione di ex spie è talvolta necessaria, per evitare che i paesi nei quali hanno effettuato delle missioni scoprano la loro identità e quella degli agenti infiltrati ancora presenti sul posto.
Se fossero confermate la presunta appartenenza di Ben Zygier al Mossad e il suo coinvolgimento in operazioni segrete, si potrebbe spiegare perché Israele si sia dato tanta pena per mantenere segreta la sua identità.

(Fonte : Le Monde.fr)