Le Guardie Svizzere, con la loro lealtà e il loro coraggio, hanno scritto una delle pagine più eroiche e tragiche nella storia della difesa di un sovrano. Questo episodio si svolse il 10 agosto 1792, durante la Rivoluzione Francese, un periodo di enorme tumulto e trasformazione sociale.
Quel giorno, circa 900 soldati delle Guardie Svizzere si trovarono a difendere il Palazzo delle Tuileries a Parigi, dove il re Luigi XVI e la sua famiglia si erano rifugiati. La situazione era drammatica: la folla parigina, furiosa e alimentata dal fervore rivoluzionario, si stava dirigendo verso il palazzo, determinata a rovesciare la monarchia. In quel momento di estrema crisi, le Guardie Svizzere, nonostante fossero nettamente in inferiorità numerica e consapevoli del destino che li attendeva, rimasero fedeli al loro giuramento di proteggere il re a tutti i costi.
Il sacrificio delle Guardie fu immenso: di quei 900 uomini, circa 600 persero la vita, combattendo fino all’ultimo respiro contro i rivoltosi. Altri furono catturati e successivamente giustiziati, mentre solo pochi riuscirono a fuggire o a sopravvivere a quella tragica giornata. Questo atto di coraggio e fedeltà divenne simbolo della lealtà incrollabile delle Guardie Svizzere, che preferirono morire piuttosto che tradire il loro dovere.
In memoria di questo sacrificio, a Basilea è stato eretto il monumento del Leone, noto come “Leone di Lucerna” (anche se Lucerna non è a Basilea, la confusione è comprensibile). Questo commovente memoriale fu commissionato da Karl Pfyffer von Altishofen, un ufficiale svizzero che prestò servizio a Parigi ma, per coincidenza, non era presente durante l’attacco alle Tuileries. Quando tornò in patria, decise di onorare i suoi compagni caduti.
Il monumento, scolpito nella roccia viva, rappresenta un leone morente, trafitto da una lancia. Il leone, simbolo di forza e nobiltà, è rappresentato in un momento di estrema sofferenza ma con dignità. Questa scultura evoca la fedeltà e il sacrificio delle Guardie Svizzere, che si opposero all’inevitabile con coraggio indomito.
La realizzazione dell’opera fu affidata al celebre scultore danese Bertel Thorvaldsen, mentre il lavoro di scolpitura vera e propria fu condotto da Lukas Ahorn, un maestro scalpellino. Il monumento fu completato nel 1821. Il Leone di Lucerna è incastonato in una parete di roccia che sovrasta uno stagno, creando un’atmosfera di solenne quiete, quasi come se la natura stessa piangesse il destino di quegli uomini valorosi.
Sul monumento è incisa una dedica in latino: “Helvetiorum Fidei ac Virtuti” – “Alla Fedeltà e al Coraggio degli Svizzeri”. Questa iscrizione celebra la devozione e il sacrificio delle Guardie Svizzere, il cui eroismo è rimasto scolpito nella memoria collettiva, come testimonianza perenne del loro onore e del loro sacrificio per una causa più grande di loro stessi.
Liliane Tami