del professor Davide Rossi, Pensiero del giorno

costruzione del Muro (Pixabay)

*****

Noi all’epoca eravamo giovani, ma non bambini, e credevamo (nella nostra ingenuità) che il “vallo” servisse a impedire la fuga dei poveri cittadini DDR dal loro “paradiso”. È chiaro – e il professor Rossi ce lo dimostra – che esistono anche altre interpretazioni.

Quanto al vallo “antifascista”, supponiamo che fosse stato eretto contro il Cancelliere Adenauer!

*****

60° dell’edificazione del vallo di difesa antifascista a Berlino, detto Muro. Tra tutte le nazioni esistono delle frontiere, massimamente tra quelle nazioni in aperta contrapposizione, andate a vedere il confine attuale tra Russia e Polonia tra Danzica e Kaliningrad e ve ne accorgerete anche nel 2021.

Sentir sempre blaterare su Berlino è insopportabile. Non amo i muri, preferisco le porte aperte, ma il Muro di Berlino è stata l’edificazione di un confine tra due nazioni e tra due parti del mondo allora in guerra, seppur fredda, dunque una necessità, capace di difendere da infiltrazioni spionistiche e attentanti terroristici la Germania Democratica.

Questo e molto altro, ovvero la storia della città lungo tutto il Novecento, si trova nel mio libro BERLINO TRA OSTALGIE, MURO E CITTA’ SOCIALISTA.

Il racconto dei media e dei libri occidentali, della città e del Muro, ovviamente è tutt’altro, a partire dalla presunta scomparsa del socialismo conseguente alla caduta di quei cocci di cemento. Oggi sappiamo che il socialismo per essere vincente necessita di uno sviluppo delle forze produttive che garantisca il passaporto e la possibilità di viaggiare a tutte e tutti i suoi cittadini, lo ha dimostrato Deng Xiaoping e lo conferma la Cina Popolare di oggi, ma la storia della vittoria del socialismo nel XXI secolo è appunto un’altra storia, che verrà scritta alla fine di questo secolo. (post su FB)