Intervista a Suor Cristina, che debutterà quest’estate dal 10 agosto sul Lago di Lugano, nel Musical TITANIC a Melide. “Titanic è un tema attuale” risponde “poiché ogni viaggio, ogni scelta, è un salto nel vuoto. Nelle tragedie l’unica forza a cui ci si può aggrappare viene dall’Alto. L’unica vera salvezza è l’Amore.”
Suor Cristina come si compendia la religione con la musica? Sono entrambe aspirazioni ad un altrove divino, oppure la musica è la mondanità resa arte? Come vive, dunque, il compendio tra musica e religione?
Non c’è scissione tra queste due realtà. Coesistono insieme poiché questo è il mio modo di evangelizzare! Il canto mi ha condotto a Dio e oggi racconto la mia fede cantando!
Come è stato vincere “The Voice of Italy”? Se lo aspettava, ci sperava, oppure è stata una bella sorpresa?
La vittoria a “The voice of Italy” non è stata mia ma del messaggio di Amore che ho voluto trasmettere e leggendola come un piano di Dio, non avrei mai potuto immaginare una cosa simile.
A breve, dal 10 agosto, la vedremo impegnata nel Musical “Titanic” sul Lago di Lugano. Come è avvenuta questa selezione? È entusiasta dell’idea?
La TSW ha contattato le persone che mi aiutano a gestire questi miei impegni invitandomi a far parte del cast. Sono entusiasta dell’idea perché nel musical sono presenti molti riferimenti alla fede.
Le piace l’idea di un musical in Svizzera? Si è già rapportata con il mondo dello spettacolo del Ticino?
È in assoluto la prima esperienza che ho con la Svizzera e fremo all’idea di conoscere tantissima altra gente che possa donarmi qualcosa e a cui spero di donare qualcosa!
Il Lago di Lugano come scenografia per l’Oceano che dischiude le porte del nuovo mondo. Cosa pensa di questa location?
Che dire? Semplicemente favolosa!😊
Le rappresentazioni si alterneranno in italiano e intedesco. Reciterà in entrambe?
Lo scopriremo insieme ad Agosto!😉
Lei ha già recitato in un musical, e recentemente l’abbiamo vista partecipe della versione italiana di Sister Act a Roma. Pensa ci saranno differenze tra il suddetto musical e quello in cui si appresta a lavorare?
Beh, sono certamente due storie diverse e quindi avranno ovviamente una modalità di sviluppo differente.
Com’è il cantare in un musical, rispetto ad un talent show?
Dalla parrocchia alla scuola con i bambini, dalla cappella nei miei momenti di preghiera fino a un musical, un talent o un concerto, cantare è sempre una grande emozione!
Per rispondere alla Sua domanda, personalmente preferisco il musical perché forse da maggiormente la possibilità di potermi raccontare ed esprimere e anche perché la mia vocazione alla vita consacrata è nata sul palco cantando, ballando e recitando durante un musical che racconta la fondazione della Congregazione delle Suore Orsoline della Sacra Famiglia.
Che parte interpreta nel musical Titanic, lo può rivelare? Si sente in sintonia con il suo personaggio?
Nel Musical sarò una suora insegnante che va in America proprio per insegnare. Mi sento assolutamente in armonia col personaggio anche perché la mia parte è stata trascritta e adattata perfettamente a me.
Cosa pensa della trama di Titanic? L’amore terreno diviene sublimato e sempiterno se suggellato dalla morte? Oppure c’è un amore spirituale che va oltre i confini terreni?
Guardando il copione del Musical che ha una storia leggermente diversa da quella del film, penso che di fronte alle tragedie ci si sente completamente disarmati e impotenti e l’unica forza a cui ci si può aggrappare viene dall’Alto e ogni tipologia di differenza sociale decade poiché l’unica vera salvezza è l’Amore.
Il tema centrale in Titanic è il viaggio, inteso come un’avventura verso il Nuovo Mondo, verso la novità, inteso come speranza di un futuro diverso. Un affidamento, insomma, all’ignoto. Pensa che questo tema sia, anche metaforicamente, attuale?
Ogni giorno quando ci svegliamo compiamo un salto nel vuoto.
Il viaggio della vita che percorriamo quotidianamente, è un salto nel vuoto.
Quando facciamo delle scelte, compiamo un salto nel vuoto. Quando diamo totalmente fiducia a qualcuno, compiamo un affidamento all’ignoto.
Quando un giovane studia consapevole della difficoltà che oggi affrontano i giovani per inserirsi nel mondo del lavoro, compie un coraggioso salto nel buio.
Quando marito e moglie decidono di avere un figlio, decidono di compiere un salto nell’ignoto perché accoglieranno il figlio che daranno alla luce, come un dono, una sorpresa.
E così a catena ogni singolo evento della vita!
Dunque credo che questo tema sia metaforicamente attuale.
Lei, per il lavoro che implica il mondo dello spettacolo, viaggia molto? Come si sente, viaggiando? Talvolta ha nostalgia della quiete del quotidiano, oppure è sempre propensa a conoscere nuove realtà?
Quotidianamente ricevo inviti di una mia testimonianza/concerto da tutte le parti del mondo ma cerco in primis di incastrarli con i miei impegni religiosi e di vita comunitaria, grazie a delle persone di fiducia che mi seguono, rispettando prioritariamente il mio essere “suora”. Credo sia fondamentale custodire la semplicità dei piccoli gesti di ogni giorno come ricarica per i momenti di testimonianza.
La ringrazio per la disponibilità accordatami, augurandole che questa nuova prova per il Suo talento Le riesca al meglio. Una frase lancio per “Titanic?”
“Con coraggio sogna e credi in qualcosa di grande per la tua vita!”
Intervista a cura di Chantal Fantuzzi
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