“Bloody Mary” non è solo un popolare cocktail (succo di pomodoro, vodka, succo di limone, Worcester sauce, Tabasco, sale e pepe) ma una regina, e precisamente Mary I d’Inghilterra, che ricevette questo appellativo non certo per caso.
Figlia di Enrico VIII e Caterina d’Aragona, nacque nel 1516 e in assenza di discendenza maschile occupò dapprima la posizione di erede al trono. All’avvento di Anna Bolena, seconda moglie del re (1533), evento cui corrispose il crudele imprigionamento della madre, cadde in disgrazia e dovette subire tristi umiliazioni. Il 7 settembre 1533 la nuova regina Anna diede alla luce Elisabetta. Nel 1537 la terza moglie di Enrico, Jane Seymour, finalmente diede al re l’agognato erede maschio, Edoardo.
Alla morte di re Enrico (28 gennaio 1547) regnò il decenne Edoardo, sesto di quel nome, detto il boy king. Fu un breve regno dominato dai protestanti. Il 6 luglio 1553 Edoardo VI, nemmeno sedicenne, moriva stroncato dalla tubercolosi e, forse, da sifilide ereditaria.
Dopo tanto patire sorgeva il giorno luminoso di Mary, vergine trentasettenne e ormai regina. Figlia di Caterina d’Aragona (la prima delle sei mogli di Enrico VIII) non poteva che essere cattolica sino in fondo, in un modo violento e terribile.
La prima urgenza fu di procurare un marito alla regina. Mary pregò a lungo perché l’idea di avere un uomo la turbava e la spaventava. Ma poi si convinse per il bene del regno. Trovò niente meno che il principe spagnolo Filippo, figlio dell’imperatore Carlo V, più giovane di lei di 11 anni.
Nell’imminenza delle nozze (25 luglio 1554) Carlo cedette al figlio la corona di Napoli, perché non voleva che a sposare la regina fosse un semplice principe.
Non fu un matrimonio felice. A Filippo la sposa non piaceva, mentre agli inglesi non piacevano gli spagnoli. Mary era profondamente innamorata del marito, il primo uomo della sua vita. Dopo un anno e poco più Filippo ripartì per la Spagna lasciando Mary sconsolata e nell’illusione di essere incinta.
Nel 1555 prese avvio la persecuzione dei protestanti, che fu implacabile e fece non meno di 300 vittime sul rogo, compresi alcuni vescovi e lo stesso arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer. I perseguitati la battezzarono Bloody Mary, ossia Maria la Sanguinaria. Il popolo inglese non dimenticò mai.
Filippo ritornò brevemente nel 1557 e nuovamente la regina si illuse di essere incinta.
I medici dubitavano ma i cortigiani diffusero ad arte la felice notizia. Poi Filippo nuovamente partì, questa volta per non tornare mai più. La gravidanza fantasma di Mary si rivelò per quello che era in realtà: un tumore maligno all’addome.
Sola e disperata, la regina soccombeva al male e il 17 novembre 1558 moriva.
Incominciò allora il regno della grande Elisabetta, figlia della decapitata Anna Bolena, che ferocemente perseguitò i cattolici, fu scomunicata dal Papa di Roma nel 1570 e mandò al ceppo l’infelice regina di Scozia Maria Stuarda, che inginocchiandosi disse: “Affronto il martirio per amore della mia fede cattolica.”