Nel Libro di Tobia, dell’Antico Testamento, è descritta la guarigione miracolosa di Tobit.
Tobit, uomo giusto e devoto, era divenuto cieco a causa di una malattia provocata dagli escrementi di uccelli che gli erano caduti sugli occhi. Nonostante la sua sofferenza, non perse mai la fede e pregò Dio per una guarigione.
Dio risponde a questa preghiera inviando l’angelo Raffaele sotto sembianze umane, affinché guidi il figlio di Tobit, Tobia, in un viaggio decisivo. Durante il viaggio, Raffaele istruisce Tobia a catturare un pesce e conservare il suo fiele, che si rivelerà lo strumento della guarigione. Una volta tornato a casa, su consiglio dell’angelo, Tobia applica il fiele sugli occhi di suo padre e, con delicatezza, rimuove la pellicola che gli offuscava la vista.
Il tocco di Tobia, guidato dall’ispirazione divina attraverso Raffaele, ridona miracolosamente la vista a suo padre. La cecità che aveva imprigionato Tobit viene dissolta, e il suo mondo torna a riempirsi di luce. Questo gesto semplice, reso potente dall’intervento divino, rappresenta una straordinaria manifestazione di guarigione fisica e spirituale. La guarigione di Tobit è il trionfo della fede e della fiducia nell’aiuto di Dio, che opera attraverso i suoi messaggeri per liberare gli uomini dalle loro sofferenze.
Liliane Tami