Le letture di oggi ci presentano il tema più importante di tutto il Nuovo Testamento, che è l’amore. Qui Gesù infatti ci esorta a praticare due tipi d’amore: uno verticale, nei confronti di Dio, che conducendoci verso all’alto è per sua natura ascetico, e l’altro nei confronti del prossimo che è orizzontale. Immaginatevi la croce: l’amore deve essere così, sia orizzontale ( tra persone) che verticale ( con Dio), che diviene ascesi verso al Sommo Bene.

L’amore orizzontale, tra esseri umani, non è sufficiente per colmare l’esistenza umana. L’amore tra gli esseri umani, se non è mediato da Dio, è incompleto e può persino divenire assurdo e discriminatorio. Non è che durante al terzo Reich non vi fosse l’amore, anzi!! I nazisti, infatti, amavano moltissimo le donne giovane, belle, palestrate, sportive, ariane , bionde ed alte! Ma questo amore per un’unica etnia escludeva l’amore per tutti gli altri esseri umani… e ciò poi conduce alle peggiori discriminazioni e successive persecuzioni. Allo stesso modo in politica e in filosofia spesso si ritrova un amore selettivo nei confronti delle persone. A volte capita di ascoltare frasi assurde tipo ” Io amo solo le persone con quella bandiera perchè hanno una storia culturale più bella e con cui mi identifico” oppure ” Io amo solo le vittime di quella nazione perchè gli altri sono carnefici malvagi!” Anzi: l’amore malsano, che Sant’Agostino chiamava cupiditas (bramosia) è discriminante, egoistico e può divenire crudele.

Lancillotto e Ginevra, ebbero un amore adultero e disordinato. Lei era sposata con un altro. Dante li piazza nell’inferno.

Oggi, nel colorito mondo LGBT esiste la parola “POLIAMORE” per descrivere un sentimento d’affetto/lussuria disordinato orientato verso a persone con cui si hanno relazioni superficiali. Un uomo poliamoroso che ha in contemporanea 3 donne, o una donna che tradisce il marito perchè ” ha un caro amico che soffre la solitudine” stanno sì amando il prossimo, ma lo stanno facendo in modo evidentemente sbagliato perchè queste loro relazioni, per quanto magari non facciano male a nessuno e siano anche accettate, sono solo orizzontali e non spostano lo sguardo verso a Dio, in alto. L’amore tra le persone, sia che sia di un partner, dei figli, degli amici, dei compatrioti e del mondo intero, se non è mosso da una spinta verticale, verso a Dio, può condurre ai comportamenti più deleteri.

In questo periodo vi sono molte guerre, in particolare sul confine con la russia e in medio oriente. Ebbene, immaginate un manifestante che desidera la pace….allora va a bastonare i malvagi di turno. Come si può pretendere una tregua se si picchiano per strada gli israeliani o i palestinesi? Come si può pretendere la pace se si insultano i russi o gli ucraini?

Senza amare Dio è impossibile amare bene le persone: senza la scintilla dello Spirito Santo, l’amore, degrada subito o in razzismo, quando è per la collettività, o in lussuria erotica, quando è per un singolo.

Ai tempi di Gesù gli abitanti di Gerusalemme detestavano gli abitanti di Samaria e viceversa: ebbene, Gesù, ha superato queste faide sociali ed è diventato amico della samaritana, proprio perchè il su amore essendo frutto di Dio non aveva bisogno di aggrapparsi nè a bandiere ne a fazioni ed era universale.

Gesù, che è Dio ed era un uomo saggio e la cui bontà era illuminata dallo spirito Santo, aveva capito che l’amore in sè non basta per donare senso all’esistenza umana. E Attenzione! Anche l’amore verticale, per Dio, è inutile se non è arricchito dall’amore per le persone: i Farisei, infatti, erano devotissimi alla Legge di Israele e andavano sempre al tempio a venerare Dio, ma questo loro amore ascetico esclusivamente orizzontale li rendeva freddi come sepolcri imbiancati ed incapaci di provare vero amore e compassione per il prossimo.

L’amore, quindi, in tutte le sue forme e in tutti i contesti, deve essere un percorso d’ascesi verso l’alto e versi l’altro, altrimenti diviene foriero dei peggiori vizi dell’egoismo umano.

Oggi ci sono dei sessuologi che promuovono il “poliamore”: l’amore, anzichè essere un percorso ascetico, si degrada ad un’orizzontale ricerca di affetto superficiale ed effimero.