La morte di Caravaggio è avvolta nel mistero e ci sono diverse teorie su cosa lo abbia portato alla fine. Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, morì il 18 luglio 1610, probabilmente a Porto Ercole, sulla costa toscana. È noto che la sua vita fu turbolenta e segnata da violenti conflitti, alcuni dei quali lo portarono a uccidere un uomo e a fuggire da Roma, vivendo in esilio per gran parte dei suoi ultimi anni.
Le teorie principali sulla sua morte includono:
- Febbre o Malaria: Secondo una versione ufficiale, Caravaggio potrebbe essere morto di febbre, forse causata dalla malaria, che all’epoca era diffusa nella zona in cui si trovava.
- Omicidio: Alcuni studiosi sostengono che Caravaggio possa essere stato ucciso per vendetta o per ordine dei suoi nemici, forse a causa dei molti scontri che aveva avuto con potenti individui e autorità.
- Avvelenamento da piombo: Un’altra teoria suggerisce che Caravaggio potrebbe aver sofferto di avvelenamento cronico da piombo. Il piombo era presente nei pigmenti utilizzati dai pittori dell’epoca, e l’esposizione prolungata avrebbe potuto causare disturbi mentali e fisici, indebolendo ulteriormente la sua salute.
Nonostante l’incertezza, la teoria più accettata rimane quella di una morte per cause naturali, forse aggravata dalle dure condizioni di vita e dalle ferite che aveva subito nei suoi ultimi giorni.