La giornalista free-lance Giuditta Mosca intervisterà per Ticinolive alcuni personaggi politici. Questa intervista preliminare dev’essere considerata “di allenamento” ed è “fuori serie”.
L’anima di Ticinolive: chi è Francesco De Maria e cosa vorrà fare da grande
(Giuditta) Uno dei meriti di Ticinolive è quello di essere al di fuori da ogni logica partitica***, schierandosi così nella poco frequentata sfera dell’informazione e dell’approfondimento indipendente. Che sia frutto di una vocazione di Francesco De non è un segreto. I motivi che spingono un uomo in pensione a preferire la “lotta della testata giornalistica” a modi decisamente più tranquilli di spendere le proprie giornate, è un mistero. Un segreto che cerchiamo di scardinare…
*** Nota dell’intervistato. Attenzione qui. Non posso (e non voglio) fare l’attivista per un partito, nemmeno ci riuscirei. Il portale è aperto, a Roic come a Massimiliano Ay. Ma la linea di Ticinolive, diciamo pure il commento, è di Destra.
Francesco De Maria: luganese di nascita, sposato, una laurea in matematica conseguita a Milano e una vita professionale dedita all’insegnamento al Liceo Cantonale di Lugano. Questo è quello che si sa; cosa invece non si sa?
FDM Sono un privato cittadino senza storia, con una collocazione sociale banale. Poco conosciuto, né ricco né povero, abbastanza presente nella vita culturale della Città. Di me si sa “tutto” (nel senso che non c’è niente da sapere). Non si sanno i miei pensieri. Quelli no, sono segreti.
Di decenni ne ha visti passare sei. Quale, per lei, il periodo indimenticabile?
FDM Gli anni Ottanta, gli anni dell’Open internazionale di scacchi, dal 1980 al 1989, che organizzai quale presidente del Comitato del torneo. L’unica organizzazione della mia vita! Mi costò una gran fatica ma mi diede anche notevoli soddisfazioni. Venni a contatto con grandi campioni – Spassky, Korchnoi, Karpov… – e con personalità del nostro mondo politico ed economico, come il dottor Fernando Garzoni, presidente della Banca del Gottardo, lo sponsor principale del Torneo. Un uomo che ho molto ammirato e che è prematuramente scomparso. Nel novembre 1988, stanco, esaurito, e anche preoccupato e scontento per altre ragioni (non avevo solo amici), annunciai pubblicamente le mie dimissioni da presidente, destinate a divenire effettive dopo il torneo del marzo 1989. Con il senno di poi (del quale son piene le fosse) dico oggi che quello fu un errore, che non lo rifarei. Perché l’Open cadde e finì in quello stesso anno. Avrei dovuto resistere, peccai di eccessivo pessimismo. Speravo, è ovvio, di avere un successore, ma non lo trovai.
Lei dichiara apertamente un’apertura politica verso la destra liberale: chi il suo modello politico?
FDM Negli anni Ottanta ero un “liberale luganese” e (a chi avesse interesse a saperlo) mi confessavo come tale. Oggi risponderei allo stesso modo. Conosco (e moderatamente frequento) l’ambiente della “Destra”, vorrei che avessero maggiore fortuna. La loro “maledizione” è ben nota e finché Dio non gli farà la grazia sono destinati a rimanere piccoli. Stiamo a vedere come va con la nuova linea strategica, “la Svolta”.
Modelli? Nomi non ne faccio. Cantonalmente? Federalmente? Internazionalmente? Non ne faccio. Beh, uno. Margaret Thatcher.
Quale giornalismo la stimola di più?
FDM Le dico i miei temi del cuore. La politica, la cultura (letteratura e scienza), l’antico, il tragico-drammatico, il bizzarro.
Poi, raggiunta la pensione, eccola vestire i panni del giornalista, tutto dedito alla riflessione e all’approfondimento. Perché?
FDM Perché scrivere è sempre stata la mia passione. Ho avuto tanti allievi, ora non ne ho più (ma loro sono un po’ dappertutto, con molti sono ancora in contatto; parecchi hanno fatto carriera – non grazie a me! – ed io ne sono assai fiero). E allora scrivo. Ma è diventato un grosso impegno. Insomma, diciamolo: con niente si ha niente.
Ma non sarebbe meglio coltivare esclusivamente altri hobby?
FDM Non sono privo di hobby, glieli enuncio: gli scacchi, il bridge, le lingue antiche (latino, greco, fossi riuscito a imparare l’ebraico biblico!), Dante, Shakespeare, la storia medioevale.
Ticinolive è la meno “giornalistica” delle testate giornalistiche ticinesi, eppure ha un suo seguito e un numero sempre crescente di lettori. Si è mai chiesto il perché? E ha saputo rispondersi?
FDM Non sono competitivo sul fronte delle “notizie”, non ce la faccio. Non mi sembra neppure necessario, il pubblico è letteralmente sommerso di notizie, non le assimila più, ne è come rintronato. Come potrei competere con l’ANSA o il Corriere? Al lettore propongo la mia personale “lettura” delle situazioni, le mie riflessioni, i miei giudizi, il mio “cervello” e la mia “pancia”. Sì, anche quella. È importante e non dev’essere disprezzata. La mia illusione (ed è veramente tale) consiste nel credere di poter esercitare una minima influenza politica.
Censura o non censura: quanti articoli si è rifiutato di pubblicare? Cosa non le piace diffondere?
FDM Pochissimi, quasi zero (se parliamo di contributi di qualità). Recentemente ho cassato un articolo nel quale si attaccava, per fatti personali, un’avvocatessa (che nemmeno conosco). Ticinolive non è disponibile per simili guerre, giuste o sbagliate che siano.
Non mi piace diffondere (e non diffondo) il galoppinaggio sfacciato, quello mi fa veramente schifo. E poi, lo fanno già, a gara, in tanti. Mi ci debbo mettere anch’io? Mai più.
C’è una notizia, un avvenimento di cronaca o un fatto regionale a proposito del quale ha deciso di non spendere una parola? Qualcosa che le ha dato talmente fastidio da farle preferire di soprassedere…
FDM In termini generali aborrisco il “politicamente corretto”, è la cosa che più mi disgusta. Se lo pubblico (e talvolta lo faccio) è solo per farmene beffe. Per contro, sempre in termini generali, mi piacciono le notizie insolite, conflittuali, bizzarre e provocatorie.
In una terra, quella ticinese, in cui c’è altissima densità di organi di informazione, qual è la missione e lo spazio che si ritaglia Ticinolive?
FDM Missione? Se mi sentissi investito di una missione sarei andato a convertire l’ISIS al cristianesimo. Io non sto cercando niente: non voti, non affari, non soldi. Avere la possibilità di comunicare. Questo sì, questo mi piace, questo è importante per me. Se qualcuno mi legge, anche un piccolo gruppo, io ho un senso. Se no, non ho alcun senso.
Parliamo di numeri: quanti sono i lettori medi oggi? E quanti erano agli albori?
FDM Ticinolive ha, in media, 2500 lettori al giorno (agli inizi forse ne aveva 1000). Per un sito con esigenze commerciali sono certamente pochi. Per un portale “di nicchia”, che non ha bisogno di guadagnare, direi che è sufficiente. Sia chiaro che anche da noi i lettori sono ambìti! Vorremmo averne sempre di più.
Alla redazione arrivano più critiche o più complimenti?
FDM Accontentare tutti è impossibile. E, soprattutto, non bisogna cercare di farlo! Alla redazione arriva materiale in abbondanza e di ogni genere. Pubblicare “tutto” non si può e non si deve. Complimenti e critiche arrivano principalmente tramite Facebook: sulla pagina “Ticinolive” e sulla pagina “Francesco De Maria”. Il più critico nei miei confronti è l’illustre amico Fabio Pontiggia, e gliene sono grato. È giunto persino al punto di scrivere che “non sono liberale”. La cosa non è così grave, visto che rimane lui a tenere alta la bandiera.
E richieste di censura o minacce (più o meno velate) di ripercussioni giuridiche, ne arrivano? E come le affronta?
FDM Poca cosa, sono quasi certo di doverla deludere. 1) Un giorno ho pubblicato, per la prima volta, l’articolo di una giovane e intraprendente “giornalista d’assalto” (che non conoscevo affatto). Un pezzo pungente che se la prendeva, a ragione o a torto, con un onorevole. Era, obiettivamente, esagerato e anche un po’ pretestuoso. Passa qualche ora e – sono in macchina lungo il Cassarate – mi arriva una telefonata, nome mai sentito prima. “Pronto, sono il collaboratore personale dell’on. XY”. Eccetera eccetera eccetera.
2) Nell’agosto 2012 un personaggio brillante ed eccentrico mi minacciò “di trascinarmi in tribunale”. Era una cosa di nessun peso, abbiamo fatto pace. Cioè, io ho fatto pace con lui. È una personalità eclettica che assume oggi anche una valenza politica, dalla quale io (e “la Destra”) mi attendo grandi cose, un attaccante nato, una mina vagante. Beh, posso ben farne il nome: è l’avvocato Tuto Rossi.
3) Una sera di un passato novembre mi trovavo al Wolfsberg, alto sul lago di Costanza, dove la Zivilgesellschaft, all’epoca presieduta dall’avv. Tettamanti, organizza ogni due anni un importante convegno tematico. Arrivo nella mia elegante camera, poco prima di cena, accendo il computer e trovo una raffica di mail minacciose. Impressionato, c’è anche un numero, telefono. “Pronto, sono il legale del Caffè”. Che cos’era successo? Avevo pubblicato sulla mia pagina, come faccio regolarmente, un link a un mio articolo scherzoso e blandamente polemico, del tutto innocuo. Fin qui nulla di male. Ma un facebooker malandrino si era intrufolato, nel corso pomeriggio, e aveva pubblicato sulla mia pagina una serie di commenti offensivi e scurrili. “Signor avvocato, La prego di credere, eccetera eccetera eccetera”.
Si è fatto più amici o più nemici?
FDM Un uomo come me di amici ne ha sempre pochi. Mi consolo pensando che le persone che dichiarano moltitudini e legioni di amici… spesso non li hanno esaminati con cura (o si coprono gli occhi con enormi fette di salame).
Oggi, fingiamo, è il 13 luglio del 2010. Registrerebbe di nuovo il dominio www.ticinolive.ch?
FDM Assolutamente sì. È un’esperienza che mi ha dato molto e che mi ha anche, in parte, cambiato. La mia propensione allo scrivere c’era, come ho detto, da sempre, ma l’ “aggancio” avvenne (nell’agosto/ottobre 2011) in circostanze particolari, che non racconto.
Cosa pensa di fare in futuro? Cosa diventerà Ticinolive?
FDM Sino al 19 aprile 2015 seguiremo da vicino la campagna delle Cantonali. Poi sino all’ottobre/novembre le Federali. Poi sino all’aprile 2016 le Comunali di Lugano. Votazioni appassionanti e cruciali. La domanda fondamentale (con buona pace di tutti coloro che si sentono esclusi) è e sarà: la Lega ha raggiunto il suo apice e incomincerà a declinare? Sì/no? Io non lo so.
Ticinolive potrà continuare o finire. Potrà – ma mi sembra improbabile – “imbarcare” qualche opinionista di buon livello, in grado di fornire al portale un valido potenziamento. Altrimenti continuerò io, ma non in eterno.
Un giornalista di cui ricordo il nome, un piccolo giornalista di provincia (ma professionalmente considerato e affermato) mi disse un giorno: “Noi scriviamo sull’acqua”. Ecco, ben detto. Anche Ticinolive scrive sull’acqua, De Maria scrive sull’acqua. Le sue parole non passeranno alla storia.