Berna, 20 novembre 2024 – Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di preparare, entro febbraio 2025, un mandato per negoziare un trattato internazionale con l’Ucraina. L’obiettivo è definire il coinvolgimento del settore privato svizzero nella ricostruzione del Paese, in un quadro di cooperazione sistematica e a lungo termine.

Nel giugno 2024, il Consiglio federale aveva già stanziato 500 milioni di franchi per i prossimi quattro anni, destinati all’acquisto di prodotti e servizi forniti da aziende svizzere. Tuttavia, per rendere stabile questa collaborazione, è necessaria una base legale che consenta una pianificazione più articolata. Tale base sarà costituita da un trattato internazionale, soggetto a referendum e limitato nel tempo, che sarà negoziato direttamente con l’Ucraina.

Il trattato, ispirato ai principi di Lugano adottati durante la Ukraine Recovery Conference del luglio 2022, permetterà di stabilire con precisione la durata, l’estensione geografica e le modalità della cooperazione. Questo modello non è nuovo per l’Ucraina, che ha recentemente concluso un accordo simile con la Francia.

Le iniziative per una cooperazione strutturata si inseriranno nel programma per l’Ucraina 2025-2028, che utilizzerà strumenti di cooperazione internazionale già disponibili in Svizzera. Questo approccio mira a sostenere l’Ucraina nell’affrontare le sue molteplici sfide di ricostruzione e a soddisfare le esigenze prioritarie del Paese.

Parallelamente, lo stesso giorno, il Consiglio federale ha respinto due mozioni delle Commissioni della politica estera. Le mozioni proponevano di fondare gli aiuti su una legge nazionale specifica, da elaborare e sottoporre al Parlamento, anziché su un trattato internazionale. L’Esecutivo ha però ritenuto che il trattato offra una maggiore flessibilità e garanzie per entrambe le parti.

Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo della Svizzera verso un ruolo attivo nella ricostruzione dell’Ucraina, con un’attenzione particolare al coinvolgimento del settore privato e al rafforzamento della cooperazione internazionale.

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