Dal peccato di Eva alla purezza di Maria: due modelli comportamentali diversi

Le verità della fede sono rivelate attraverso i dogmi. Su Maria esistono quattro dogmi, che sono la  Maternità Divina (Maria è Madre di Dio),  la Verginità Perpetua (Maria rimase vergine prima, durante e dopo il parto), l’Assunzione al Cielo ( fu assunta in anima e corpo alla gloria celeste) e l’Immacolata Concezione, che celebriamo oggi. La mamma di Gesù è stata concepita senza peccato originale dai suoi genitori Gioacchino ed Anna e quindi, a differenza nostra, è nata pura e senza macchia. Il dogma dell’immacolata Concezione è stato proclamato da Papa Pio IX con la bolla Ineffabilis Deus nel 1854.

Ma adesso facciamo un passo indietro, e torniamo alla Genesi, nel giardino dell’Eden. Dio, dopo aver creato il mondo, creò anche Adamo ed Eva e li fece, proprio come Maria, senza macchia. Eva, però, ha disobbedito a Dio e ha scelto di mangiare il frutto della conoscenza del bene e del male, imparando la libidine di fare ciò che le pare e piace. Eva è l’archetipo della donna curiosa e libertina che si mostra accondiscendente nei confronti del peccato, mentre Maria è colei che, con umiltà e saggezza, accetta la sua missione divina e sceglie di vivere non per soddisfare la propria bertuccesca curiosità bensì per servire Dio, di cui è figlia e madre. Nelle prime letture di oggi, infatti, si è proprio letto di come Eva si sia lasciata ingannare dal serpente.

Noi donne ogni mattina ci svegliamo e siamo simili ad Eva : possiamo fare ciò che ci pare e piace e coinvolgere anche i nostri amici nel nostro vivere libertino ma poi, grazie alla preghiera e alla capacità di indirizzare la volontà verso al bene, possiamo cercare di imitare Maria, accettando la Grazia che Dio ci ha dato per vivere in modo buono e giusto.

La Madonna, quindi, nascendo in modo puro e senza macchia ha donato a noi tutti la possibilità di redimerci dal male commesso da Eva. Ireneo da Lione, che fu un grandissimo difensore della fede Cattolica contro alle eresie, e che fu allievo di Policarpo, un amico personale di San Giovanni, scrisse:

«Il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l’obbedienza di Maria; ciò che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la vergine Maria l’ha sciolto con la sua fede» (Adversus Haereses III, 22, 4)

Per le donne questo è un periodo storico difficile, perchè la società ci propone come positivi i modelli femminili simili ad Eva e le tentazioni, come la vanità, la lussuria, la superbia ed altro, sembrano addirittura dei beni desiderabili. In questa giungla di alberi dai frutti proibiti non è facile muoversi senza cadere, ma grazie all’intelletto possiamo renderci conto che l’edonismo e il consumismo non sono cose edificanti e quindi adoperarci per cercare di divenire quanto più simili possibile a Maria. Poi, grazie alla preghiera e allo Spirito Santo, la volontà di agire bene può parte i suoi frutti e renderci davvero più simili a Maria, la cui volontà è perfettamente conforme alla volontà di Dio. La sua Immacolata Concezione è fonte di speranza per noi tutti perchè ci fa capire che è possibile superare il peccato commesso da Eva e redimerci.