Di Martina di Giovanni
Melania Trump, con la sua uscita ufficiale di ieri, ha ricordato al mondo un concetto ormai quasi obsoleto: la vera classe non si impone, si manifesta. La sua eleganza sobria e composta ha catturato l’attenzione di chi ancora apprezza il valore dell’autenticità e del buon gusto, cancellando con un solo gesto anni di esasperato esibizionismo social.
Viviamo in un’epoca in cui il corpo è stato ridotto a merce di scambio per l’approvazione altrui, esposto in una vetrina perpetua di volgarità mascherata da emancipazione. Ma la libertà non risiede nel mostrare tutto, bensì nel saper scegliere cosa non mostrare. Melania, con il silenzio dei suoi gesti e la potenza della sua presenza, ha svelato una verità scomoda: non è necessario gridare per essere ascoltati, né spogliarsi per essere visti.
Forse è tempo di riflettere. Forse è tempo di ricordare che la vera femminilità non si presta agli algoritmi, non si piega alla logica dello spettacolo. È discrezione, è mistero, è grazia. E Melania, ieri, ce lo ha ricordato con una lezione che, purtroppo, in pochi sembrano ancora capaci di comprendere.
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