di Liliane Tami, filosofa della Scienza, Bioeticista e Manager sanitario.

Attualmente vi è un conflitto tra le big pharma, che si arricchiscono vendendo farmaci ad un popolo volutamente malnutrito, e la democrazia. Il presidente della Romania Georgescu, squalificato dalle elezioni è sposato con una naturopata e promuove una visione olistica della salute. Ursula Von De Layen, invece, è sposata con uomo che si è arricchito coi vaccini.

Heiko von der Leyen, marito di Ursula von der Leyen, è un medico tedesco e direttore medico della società biotecnologica statunitense Orgenesis, specializzata in terapie geniche e cellulari. Orgenesis ha collaborato con aziende farmaceutiche, tra cui Pfizer, nello sviluppo di terapie basate sull’RNA messaggero (mRNA).​

Durante la pandemia di COVID-19, Ursula von der Leyen, in qualità di presidente della Commissione Europea, ha negoziato direttamente con il CEO di Pfizer, Albert Bourla, per l’acquisto di vaccini, risultando in un contratto da circa 21,5 miliardi di euro per 1,8 miliardi di dosi.

Heiko Von Der Layen con Ursula

Queste trattative hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla trasparenza e a potenziali conflitti di interesse, considerando il ruolo del marito nel settore biotecnologico.​

Una Sanità Pubblica Libera dalle Lobby Farmaceutiche

Il mondo della sanità pubblica è sempre più sotto il controllo di potenti multinazionali farmaceutiche, il cui unico obiettivo sembra essere il profitto piuttosto che il benessere dei cittadini. È necessario smascherare questi interessi e promuovere una visione della salute basata sulla prevenzione, sulla naturopatia e su uno stile di vita sano.

Il Conflitto di Interesse di Ursula von der Leyen e Pfizer

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, è stata al centro di polemiche per la sua gestione degli accordi sui vaccini con Pfizer, il colosso farmaceutico che ha ottenuto profitti stratosferici dalla campagna vaccinale. Suo marito, Heiko von der Leyen, è legato al settore farmaceutico e questa connessione solleva seri dubbi sulla trasparenza delle decisioni prese in ambito sanitario. La politica sanitaria dell’UE, anziché essere orientata al benessere della popolazione, sembra essere guidata dagli interessi delle grandi case farmaceutiche, che vedono nella malattia un business da miliardi di euro.

Georgescu e sua moglie, naturopata

Georgescu e l’importanza di uno stile di vita sano e un’alimentazione locale e non ultra-processata

L’annullamento del voto di Georgescu in Romania ha mostrato quanto le lobby farmaceutiche siano pronte a interferire con la politica per proteggere i propri interessi. Georgescu e sua moglie, naturopata, rappresentano un’alternativa concreta a questo sistema: promuovono una sanità basata sulla prevenzione, su cure naturali, dieta sana, alimentazione naturale e sul rafforzamento del sistema immunitario. La naturopatia e un approccio olistico alla medicina non è solo una scelta individuale, ma una strategia di sanità pubblica capace di ridurre la dipendenza dai farmaci e i costi sanitari, migliorando la qualità della vita dei cittadini.

Kennedy e la Lotta Contro l’OMS e Big Pharma

Robert Kennedy, il nuovo ministro della sanità, ha dimostrato il coraggio di sfidare i grandi interessi delle case farmaceutiche e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, istituzioni sempre più orientate a favorire il mercato dei farmaci piuttosto che a garantire la salute pubblica. Kennedy ha promosso un modello sanitario che mette al centro la prevenzione, la medicina naturale e la responsabilità individuale nella cura della propria salute. Il suo impegno è una speranza per tutti coloro che vogliono un sistema sanitario equo e libero dalle manipolazioni delle multinazionali.

Il futuro della sanità pubblica deve passare per un modello basato sulla prevenzione e su uno stile di vita sano. Alimentazione equilibrata, una spiritualità sana, vivere in una famiglia armoniosa, attività fisica, gestione dello stress e utilizzo di rimedi naturali possono ridurre drasticamente l’incidenza delle malattie croniche e abbattere i costi sanitari. Meno dipendenza dai farmaci e alimentazione sana e locale significa maggiore autonomia per i cittadini e meno potere per le multinazionali che speculano sulla salute.

È tempo di smascherare le influenze occulte delle grandi case farmaceutiche e di riprendere il controllo della sanità pubblica. L’esempio di Georgescu e sua moglie naturopata, così come l’impegno di Kennedy contro le manipolazioni dell’OMS e di Big Pharma, mostrano che un’alternativa è possibile. La salute deve tornare a essere un diritto dei cittadini, non un business per pochi potenti. Solo investendo nella prevenzione e nella medicina naturale possiamo costruire una società più forte, indipendente e sana.