La fede della Chiesa confessa che lo Spirito Santo, la Terza Persona della Santissima Trinitá, assiste la Chiesa indefettibilmente e che, nella scelta del Successore di Pietro, Egli è presente come luce interiore che guida i cardinali verso il bene della Chiesa universale. Tuttavia, questa presenza non deve essere intesa in termini magici o deterministici. Non si tratta di una sorta di ispirazione irresistibile o di una garanzia assoluta che ogni scelta concreta corrisponda perfettamente alla volontà divina, come se la libertà umana fosse sospesa o assorbita nell’atto elettivo. L’assistenza dello Spirito Santo è piuttosto di ordine morale e soprannaturale: Egli illumina, muove i cuori, ispira pensieri e propositi, ma non annulla né costringe la libertà delle persone. Proprio perché i cardinali agiscono come uomini liberi, possono rispondere più o meno fedelmente all’ispirazione ricevuta. Essi sono chiamati a un atto di discernimento, che richiede preghiera, ascesi interiore, distacco dalle passioni terrene e docilità ai moti della grazia. In questa dinamica, la partecipazione umana non è un elemento secondario, quanto un requisito intrinseco dell’opera divina: Dio non salva senza l’uomo, né guida la Chiesa senza il concorso libero e responsabile di coloro che chiama a servire il suo disegno.

Questa analisi puó essere declinata anche sul piano della riflessione filosofica, particolarmente in termini di realismo metafisico. Essa aiuta a comprendere che la cooperazione tra causa divina e causa umana avviene secondo l’ordine dell’azione propria a ciascun agente. Lo Spirito Santo opera come causa prima, elevando e sostenendo le cause seconde, in questo caso, l’intelligenza e la volontà dei cardinali, senza distruggere la loro natura propria, ma portandola a un atto di massima responsabilità ecclesiale. È la stessa logica che regge l’intera economia della salvezza, dove la grazia non abolisce la natura, bensí la guarisce, la eleva e la perfeziona. In questo senso, l’atto del Conclave è contemporaneamente umano e divino: è un’opera che esige la fede e la carità dei cardinali, la loro apertura alla verità e alla volontà di Dio. La Chiesa, popolo pellegrinante e mistico Corpo di Cristo, continua a camminare nella storia sotto la guida visibile del Successore di Pietro, fiduciosa che, al di là delle debolezze degli uomini, l’assistenza dello Spirito Santo non viene mai meno.
Mons. Prof. Don Roberto Caria (Vicario generale della Diocesi di Oristano. Professore associato di Morale sociale presso la Pontificia Facoltá Teologica della Sardegna)
Prof. Daniele Trabucco (Professore strutturato in Diritto Costituzionale e Diritto Pubblico Comparato presso la SSML/Istituto di grado universitario “san Domenico” di Roma. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico).