A Lugano si terrà una veglia di preghiera contro l’omobitransfobia. L’intento è nobile: tutelare una minoranza in difficoltà. Ma la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni…
Giovanni Pico della Mirandola sostiene che l’uomo occupi una posizione unica e privilegiata nella creazione, proprio perché non ha una natura predefinita, ma può plasmare sé stesso attraverso la libertà e l’intelletto. Questa idea è espressa magistralmente nell’“Oratio de hominis dignitate” (Discorso sulla dignità dell’uomo), considerata una delle opere-manifesto dell’Umanesimo.
In un passaggio celebre, Pico della Mirandola si immagina Dio che si rivolge ad Adamo dicendogli:
“Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, affinché tu, come libero e sovrano artefice di te stesso, ti formassi e ti plasmassi nella forma che preferirai.”
Qui Pico afferma che la dignità dell’uomo sta nella sua libertà: egli può innalzarsi fino alla contemplazione angelica o abbassarsi agli istinti animali, a seconda delle sue scelte. Non è la “vetta” del creato per essenza, ma può diventarlo attraverso lo studio, la virtù e la conoscenza.
Ebbene, la teoria gender (che separa l’anima dal corpo) è un abuso della libertà che Dio ci ha dato, e porta l’uomo a identificarsi con l’orientamento della sua più bassa pulsione, che è appunto la sessualità.
” Fatti non foste a vivere come bruti ma per seguir virtute e canoscenza !” ci ammonisce il sommo poeta Dante: il nostro compito, in qualità di Cristiani, è quello di raggiungere l’immortalità dell’anima, elevandoci e plasmandoci quanto più possibile ad immagine e somiglianza di Dio compiendo la Sequela Christi. E nel propugnare la teoria gender che decostruisce l’essere umano, frammentandolo in briciole e soggiogandolo alla sua carne volubile alle passioni momentanee, non vi è nulla di solido, nobile e virtuoso.
Gli appetiti sessuali sono mutevoli, sono instabili e l’anima umana nel post-moderno è spesso simile ad una bandierina al vento: la Chiesa, che è guida dei popoli e maestra di vita, pertanto, dovrebbe essere una solida roccia su cui costruire una casa sicura ed affidabile e non dovrebbe certo inchinarsi alle ideologia Wokiste e gender che oggi vanno di moda. ( per la gioia delle industrie farmaceutiche che fanno la fecondazione assistita e si arricchiscono vendendo ormoni ai transessuali)
Il fatto che la chiesa di Lugano si sia messa a fare ” veglie di preghiera contro l’omobitransfobia” rischia di trasformare coloro che dovrebbero essere i buoni pastori [ coloro che detengono il Munus sacerdotale] in falsi profeti. Una chiesa che rinnega gli insegnamenti dei Vangeli per compiacere i pagani significa che ha venduto sè stessa per 30 denari, nella speranza di diventare amica di un sistema individualista ed edonista che promuove il disordine delle passioni.
Gesù ci insegna ad amare il peccatore e a redimerlo, San Paolo nella sua prima lettera ai corinzi ci insegna il valore dell’amore e della continenza, pertanto per vivere in modo coerente col volere di Dio non si possono sostenere quelle ideologie che creano disordine nella società separando l’anima dal corpo delle persone e valorizzandole solo per i loro effimeri e mutevoli gusti sessuali del momento.

Cristo stesso si sedeva coi lebbrosi, ma li guariva e non amava la lebbra in sè. ALlo stesso modo chi è mosso dallo Spirito Santo deve amare e prendersi cura di tutti, a prescindere dal loro orientamento sessuale o …dalle loro fobie.
Chi è illuminato dalla luce dello Spirito non teme chi è diverso e non teme le minoranze, anzi: con zelo prova gioia nel dialogare con loro nel tentativo di convertirli verso l’unità di anima e corpo. Amare léa singola persona, però, è diverso dall’amare una teoria filosofica errata perchè decostruisce l’uomo.
Gesù ci insegna ad amare TUTTE le persone a prescindere dai loro peccati. Ebbene, come cristiani abbiamo l’imperativo categorico di accogliere, curare e guarire i lebbrosi, le prostitute e anche chi ha una sessualità non binaria.
Come cristiani, però, abbiamo anche il dovere di ammonire chi cammina nell’errore, dobbiamo arrabbiarci quando vediamo i mercanti profanare il tempio e non possiamo rimanere omertosi quando vediamo, all’interno della chiesa stessa, falsi profeti flirtare con filosofie pericolose.
L’Eucaristia -consacrata dal sacerdote durante la Santa Messa – è il corpo di Dio: chi si accosta a questo Santissimo Sacramento non può avere l’intelletto avvelenato da ideologie gender che hanno come perno il disordine delle passioni.
La filosofia della ” Gender Theory” di Judith Butler è pericolosa perchè porta l’uomo ad un eccesso di libertà tale per cui si illude di potersi autodeterminare anche nel corpo e nel ruolo di genere e ciò, per forza di cose, lo divide, lo dilania. L’uomo non binario, per forza di cose, è scisso, è diviso, diabolicamente frammentato e ridotto in briciole. La teoria Gender, come spiega il Cardinal Robert Sarah, è luciferino, in quanto per mezzo della superbia porta l’essere umano a giudicarsi solo in base alle proprie pulsioni carnali, trascurando ciò che vi è di più elevato.
Il satanista Aleister Crowley, dell’abbazia di Thelema, e il teorico del satanismo americano Anthon Lavey, infatti, erano grandi sostenitori – in anticipo- della fluidità di genere, della fluidità sessuale, della promiscuità e tutte queste devianze.

Il tocco di Dio, invece, che è amore, vuole riportare l’essere umano all’unità di anima e corpo. La Chiesa, che coi suoi ministri sacri è il buon pastore che guida le persone verso la Sapienza, la bellezza e la forza [ di non soccombere ai vizi] non può permettersi di divenire un cattivo pastore che porta le pecorelle a smarrirsi nel deserto dell’individualismo e del disordine sessuale.
Conte di Saint Germain