Un contributo di pensiero cristiano per un futuro di pace e appartenenza condivisa
Roma, 12 maggio 2025 – Si è svolto presso la Pontificia Università Antonianum il Congresso Mondiale sulla Democrazia e il Dialogo Interculturale, un appuntamento di rilievo internazionale che ha visto la partecipazione di studiosi, rappresentanti istituzionali e realtà formative provenienti da diversi continenti. Tra i protagonisti dell’evento, la Schola “Carlo Magno” – Istituto di Civiltà Cattolica – ha offerto un intervento significativo per voce del suo direttore, Giancarlo Restivo.

Restivo, intellettuale e formatore noto per il suo impegno nella promozione dell’unità culturale e spirituale dell’Occidente cristiano, ha ribadito con forza il ruolo centrale della testimonianza personale nella costruzione della pace. “La pace – ha dichiarato – non è una formula diplomatica, ma un volto. Solo i testimoni autentici – come Papa Francesco e il nuovo Papa Leone XIV – rendono reale il valore della pace, perché incarnano nella loro persona ciò che proclamano. Senza testimoni, la pace resta un’illusione”.
L’intervento ha toccato anche temi cruciali come la necessità di una verità condivisa e di una memoria storica vissuta come appartenenza comune. “Democrazia e dialogo – ha aggiunto Restivo – non possono prescindere da una base culturale e spirituale che restituisca alle persone la consapevolezza di essere popolo, cioè soggetti di una storia, non semplici individui smarriti”.
Fondata con l’intento di custodire e trasmettere l’identità culturale cristiana, la Schola “Carlo Magno” si presenta come una realtà educativa che coniuga cultura, carità e missione. “Il cristianesimo – ha sottolineato il direttore – è l’incontro con una diversità umana che corrisponde alle attese del cuore e pacifica l’anima”. Parole che si inseriscono perfettamente nel tema del Congresso, orientato alla costruzione di spazi di dialogo autentico tra le culture.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Laura Mazza, presidente di Federformazione e delegato ufficiale del Ministero degli Affari Esteri, per il suo ruolo chiave nell’organizzazione dell’evento. “La sua presenza e il suo costante impegno – ha detto Restivo – rendono possibili ponti tra mondi diversi, nella convinzione che solo l’incontro possa generare giustizia e sviluppo reale”.
Con la sua partecipazione al Congresso, la Schola “Carlo Magno” ha riaffermato la propria vocazione: essere un luogo di convergenza tra esperienze ecclesiali, accademiche e sociali, con lo sguardo rivolto a un futuro radicato nella verità, capace di accogliere l’altro e di costruire insieme un mondo più giusto e umano.