Francesco Pontelli 

Nel solo 2023 Milano ha perso circa 50.000 abitanti e guadagnato 35.000  nuove residenzialità .

Un saldo negativo che lascia completamente indifferente Il sindaco Sala  soprattutto in relazione ad una analisi relativa  alla tipologia dei nuovi residenti.

Sempre nel 2023 , infatti, hanno acquisito la residenza nel comune di Milano migliaia di nuovi “milanesi ”  provenienti dal Belgio (395) , dal Canada (281), dalla vicina Francia (4.862), dalla stessa Olanda (567) come dalla Spagna (3.121) ed anche Stati Uniti ,fino a quelle dal Regno Unito (2.130).

Queste migliaia di persone hanno un fattore in comune in quanto , in quanto sono titolari di redditi milionari i quali scelgono Milano attratti dalla possibilità di sfruttare il particolare regime fiscale assicurato da una legge del governo Renzi .

Questa normativa  permette di acquisire la residenza semplicemente pagando una cedolare fissa di 100.000 euro  a fronte di qualsiasi livello di redditi , per tutti coloro che vogliano trasferirsi in Italia.

Il governo in carica  ha aggiornato la cedolare all’inflazione degli ultimi anni ( ???) portando  questa cifra a 200 mila euro, ma la sostanza non cambia assolutamente.

Solo per offrire un esempio della enormità di questo privilegio fiscale introdotto per pochi ma  i cui costi ricadono sull’intera comunità di contribuenti , un nuovo residente che abbia un reddito di 1 milione pagherà duecentomila euro pari ad un aliquota fiscale del 20% , del 4% con reddito di 5 milioni che  si riduce  al 2% per un reddito di 10 milioni ed addirittura diventare decimale per imponibili superiori.

Viceversa , per le imprese come per i contribuenti italiani nel 2024 la pressione fiscale è arrivata al 50,6% con un aumento del più 1,5%  , mentre il Total Tax Rate, secondo la Banca Mondiale (Doing Business 2020), è risultato pari al 59,1%.

In più questa migrazione milionaria ha posto le basi per una metamorfosi residenziale all’interno  del Comune di Milano il quale ha avviato un piano di sviluppo edilizio sempre più orientato verso residenzialità di lusso grazie alla domanda generata da  questi neo ” milanesi milionari ” .

Il senso di questo stravolgimento urbano viene perfettamente indicato  dell’ex presidente dell’Inter  Massimo Moratti: “Milano ti accoglieva, ti sentivi importante anche con una valigia di cartone. Ora è la città di chi sta bene”.

Mentre , al di là dei risvolti penali legati all’utilizzo fraudolento  della Scia ( Segnalazione Certificata di Inizio Attività ) in una inchiesta della magistratura di Milano e che coinvolge direttamente la giunta Milanese da due mandati alla  guida della città meneghina , quanto è avvenuto a Milano dimostra come possa rivelarsi devastante l’azione di un governo in ambito fiscale i cui effetti, però, si riverberano negli anni successivi .

Una strategia del governo Renzi non certo finalizzata non al conseguimento di una maggiore equità fiscale ma alla creazione di vere e proprie ZTL Fiscali  il cui accesso viene  riservato come un  privilegio  per pochi soggetti ad alto reddito. 

Il governo Renzi giustifico’ questa scelta di questa cedolare secca a favore dei redditi milionari , con l’obbiettivo di attirare “nuovi ricchi ” in quanto questi avrebbero potuto così accrescere , secondo uno dei più imbarazzanti PdC della storia italiana ottimamente supportato dalle ” competenze” di Padoan e Calenda , il  livello dei consumi italiani. 

Viceversa questa strategia politica e fiscale si basava solo ed esclusivamente su di una semplice volontà speculativa che ha determinato lo svuotamento di una parte di quella cittadinanza storica di Milano che l’aveva resa grande negli ultimi  decenni.

Rendendo ora Milano l’epicentro di nuove speculazioni edilizie che non sono riusciti a  coprire per la mancata approvazione del Decreto Salva Milano.

Piazza Affari, Milano

Ora la metropoli meneghina ” gode ” in più anche degli effetti di  una giunta in pieno delirio ideologico  “noauto” con la creazione di ZTL nelle ZTL ,

in modo da bloccare l’afflusso esterno con un evidente danno alle attività che hanno reso grande Milano  , ma con l’obbiettivo  di assicurare le passeggiate ai nuovi residenti  del centro .

Milano  rappresentava un esempio di metropoli con una forte vocazione economica ma  aperta ed inclusiva tanto da diventare la capitale economica  dell’Italia .

Ora ,si sta trasformando in una riserva milionaria  tale da renderla un vero e proprio “Principato Fiscale ” alla cui residenzialità si puo accedere solo in base al  livello reddituale che rappresenta il parametro più volgare ed anticulturale sulla base del  quale una città possa sperare di crescere.