Nel contesto delle celebrazioni del Mak p 100 — tradizione che designa i cento giorni che separano gli allievi militari dal termine del loro percorso –, si è svolto il cerimoniale “Gran Ballo delle Debuttanti” il 7 giugno 2025, presso la Scuola Militare Teulié
È stato un momento ricco di emozioni: gli allievi del 5° anno hanno accompagnato le giovani del Collegio Setti Carraro, gemellato con l’istituto militare, danzando eleganti coreografie sui ritmi di valzer, polka, quadriglia e polonaise .
La cerimonia — quella strettamente militare con il “Passaggio della Stecca” e quella mondana con il ballo — si è svolta alla presenza del comandante delegato e di autorità locali, con un significativo risvolto benefico: i partecipanti hanno scelto di sostenere l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla

Nel cuore di Milano, tra le mura austere ma eleganti della Scuola Militare “Teulié”, si celebra ogni anno uno degli eventi più raffinati, educativi e carichi di simbolismo del panorama culturale italiano: il Gran Ballo delle Debuttanti, fulgido esempio di come tradizione, formazione e bellezza possano fondersi in un unico, indimenticabile gesto.
La bellezza di un rito antico
Il Ballo delle Debuttanti non è solo un evento mondano, ma un rito di passaggio che affonda le radici nella storia aristocratica e militare dell’Europa. Giovani donne e uomini, spesso ancora adolescenti, si affacciano al mondo degli adulti danzando sulle note eterne dei valzer di Strauss, vestiti di bianco candore e uniformi storiche. Ma dietro quella grazia visibile, c’è un lungo percorso di preparazione, disciplina e consapevolezza.

La “Teulié”: dove si educa all’onore
Fondata nel 1802 da Napoleone Bonaparte, la Scuola Militare “Teulié” è una delle più antiche istituzioni formative italiane. Situata in pieno centro a Milano, ospita studenti liceali scelti per merito, ai quali viene offerta una formazione di altissimo livello sia sul piano accademico che umano. La divisa che indossano non è solo un ornamento cerimoniale: è simbolo di responsabilità, ordine e servizio alla collettività.
Qui si coltivano il rigore e la cortesia, la forza e la cultura. Gli allievi imparano a salire sul palco della vita non per esibirsi, ma per servire, con dignità e spirito civico. La cura del comportamento, l’apprendimento del galateo, la conoscenza della musica classica e la padronanza della danza di società diventano strumenti per coltivare il cuore, non solo l’intelletto.
Educazione al bello, educazione alla vita
In un tempo in cui l’apparenza spesso prevale sulla sostanza, eventi come il Gran Ballo delle Debuttanti rappresentano una risposta elegante e silenziosa alla superficialità del presente. Qui si torna ad apprezzare il valore del gesto misurato, della parola cortese, del rispetto reciproco. Ballare un valzer non è solo un esercizio estetico, ma una coreografia dell’anima, dove ritmo e armonia si traducono in rispetto dell’altro e ascolto.
Le giovani debuttanti, spesso provenienti da collegi gemellati come il “Setti Carraro”, vengono educate alla grazia, ma anche all’autocontrollo, alla presenza di spirito, all’autenticità. I giovani cadetti imparano che la forza non risiede nella prepotenza, ma nella capacità di accompagnare, di proteggere, di guidare con garbo.
Un modello per il futuro
Il Ballo delle Debuttanti alla Teulié non è solo un tuffo nella bellezza del passato, ma un modello educativo per il futuro. È una forma di pedagogia del bello e del buono, che educa non solo all’eleganza esteriore, ma a quella più profonda: la nobiltà d’animo. In un mondo disorientato, questi ragazzi e ragazze imparano a stare eretti, a guardare negli occhi, a tendere la mano, a danzare — sì — ma anche ad abitare la vita con compostezza e slancio.
Il Gran Ballo non è un finale, ma l’inizio di una promessa: quella di essere cittadini consapevoli, persone attente, uomini e donne capaci di bellezza e responsabilità.
